T-essere memoria
Il museo incontra l'Alzheimer
Attingere al passato per affiancare chi sta perdendo la memoria di sé e del proprio vissuto, aiutare chi ogni giorno affronta l'Alzheimer prendendosi cura di coloro che soffrono a causa di questa devastante malattia: questo l'obiettivo del progetto "T-essere memoria" avviato nel 2015 dai Servizi educativi dell'Ufficio beni archeologici della Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento.
A documentare il percorso del progetto sono le fotografie di Chiara Conci, Mirta Franzoi, Luisa Moser e Rosa Roncador, esposte nella mostra "T-essere memoria. Il museo incontra l'Alzheimer" che sarà inaugurata giovedì 19 gennaio alle ore 17 presso il S.A.S.S. Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas, a Trento, sotto piazza Cesare Battisti.
Il progetto “T-essere memoria”
Dopo una prima fase condotta con i residenti del nucleo Alzheimer della APSP Azienda Pubblica di Servizi alla Persona M.Grazioli di Povo, il progetto è proseguito con le APSP Giudicarie esteriori di Bleggio Superiore, Abelardo Collini di Pinzolo, Rosa dei Venti di Condino, Padre Odone Nicolini di Pieve di Bono, Villa San Lorenzo di Storo, Santo Spirito di Pergine Valsugana. Punto di partenza sono stati i reperti esposti al Museo delle Palafitte di Fiavé: oggetti molto semplici, essenziali ma ricchi di significato, antichi eppure molto utili per stimolare la memoria dei partecipanti e per fare riaffiorare ricordi o gesti dimenticati. Si è poi passati alla fase laboratoriale con attività dedicate alla produzione del cibo nell’antichità, e in particolare la creazione di recipienti in ceramica, la lavorazione dei cereali, dei latticini e della frutta, oltre che la tessitura. Tutti i pazienti hanno saputo riprodurre, con estrema facilità e grande attenzione antichi gesti, dimostrando come alcune abilità, quali il "saper fare", la manualità e la creatività permangano nonostante la malattia, se adeguatamente sollecitate.
Nel 2016 una nuova fase del progetto ha coinvolto alcuni alunni della scuola primaria di Zivignago e della scuola dell'Infanzia di Fiavé con l'obiettivo di costruire un percorso che partendo dalla conoscenza del museo, luogo deputato a custodire, tutelare, valorizzare le memorie del passato, invitasse i bambini a progettare e costruire strumenti e materiali efficaci per comunicare con persone affette da demenza. Bambini e anziani hanno intrapreso un percorso parallelo di analisi e conoscenza delle testimonianze del passato confluito in alcuni momenti di incontro comune nei quali i piccoli alunni hanno donato agli anziani disegni, rielaborazioni di racconti, ricostruzioni della palafitte di Fiavé e un “Libro tattile” realizzato con lo scopo di risvegliare, attraverso i sensi la memoria di chi la sta lentamente perdendo. Il percorso svolto ha evidenziato come il museo, se reso fruibile e partecipativo, possa avere un ruolo sociale e aiutare a migliorare la qualità di vita per i pazienti ma anche per chi si occupa di loro.
Ingresso libero.
organizzazione: Provincia autonoma di Trento, Soprintendenza per i beni culturali, Ufficio beni archeologici