Delitto e castigo

Teatro

Trento a Teatro
Stagione di Prosa 2006/2007

Compagnia Glauco Mauri-Roberto Sturno
Delitto e castigo
di Fedor Dostoevskij
regia Glauco Mauri
con Glauco Mauri, Roberto Sturno, Silvia Ajelli,
Mino Manni, Simone Pieroni, Odoardo Trasmondi

“L’uomo è un mistero difficile da risolvere. Io voglio cercare di comprendere questo mistero perché voglio essere un uomo”.
Così scriveva nel 1839 al fratello Michail il giovane Dostoevskij. Aveva soltanto 18 anni ma già sapeva che avrebbe dedicato la sua vita e la sua arte a comprendere quella tenera e crudele creatura che è l’essere umano.
Come tutti i Grandi, Dostoevskij non giudica mai ma cerca sempre di capire. Le sue storie sono piene di inaspettate verità: lampi che accecano per l’orrore a cui può arrivare l’uomo o illuminano le possibilità di amare che l’uomo ha dentro di sé. I personaggi nati dalla sua fantasia sono sempre immersi nella realtà della vita: ladri, prostitute, timidi “idioti” pieni di tenerezza, assassini, angeli di bontà. Questo è il mondo dove ogni giorno l’uomo vive la sua lotta tra il bene e il male: una lotta faticosa che però dà alla vita la dignità di essere vissuta.
Così è per Delitto e Castigo. “Resoconto psicologico di un delitto” lo definì il suo autore. Ma quale ricchezza umana in questo resoconto! Il dramma di Raskolnikov e l’inquietudine misteriosa di Porfirij ci fanno scoprire verità che tutti abbiamo sepolte dentro di noi.
Siamo perfettamente consapevoli di quanto sia impossibile trasferire dalla pagina scritta al palcoscenico tutte le complessità di un capolavoro come “Delitto e castigo”, così ricco di personaggi e di storie che si intersecano fra di loro. Nel nostro lavoro abbiamo quindi cercato di raccontare la discesa negli abissi dell’uomo concentrandoci sull’idea originale di Dostoevskij dalla quale si è poi sviluppato tutto il romanzo: il resoconto psicologico di un delitto! L’abbiamo fatto con profondo rispetto ma anche con una libertà (non trasgressiva) che ha lasciato noi interpreti in profonda armonia con la sconvolgente attualità del racconto: l’insensatezza del delitto di Raskolnikov è la stessa dell’uomo di oggi - basta guardarsi intorno!
Il teatro ha bisogno di “favole” da raccontare agli uomini e l’appassionante cammino, dal delitto al castigo, di Raskolnikov è una di quelle grandi “favole” che ci chiedono di essere raccontate perché possono aiutare l’uomo a meglio comprendere se stesso.

Informazioni sulla prevendita

Biglietti in vendita da lunedì 23 ottobre


organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara

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