Scaramouche
Trento a Teatro
Trento Oltre
Lultimo appuntamento della stagione per il 2009/2010 è con Scaramouche, storico spettacolo della Casa degli Alfieri e imperdibile appuntamento per chi ama il teatro dellarte, lenergia e la forza di una compagnia di poliedrici attori capaci di danzare, ballare e, naturalmente, recitare.
Casa degli Alfieri (Asti) - Teatro degli Acerbi - Asti Teatro 29
in collaborazione con la Fondazione E. Guglielminetti - Centro di Studi Teatrali e dArte Fugurativa
Scaramouche
testo e regia di Luciano Nattino
con gli attori/cantanti/danzatori: Massimo Barbero, Patrizia Camatel, Fabio Fassio, Chiara Magliano, Carlo Nigra
musiche originali di Paolo Conte
scene di Eugenio Guglielminetti
regista assistente Esther Ruggiero
costumi Elena Bovolenta
produzione musicale Tiziano Villata
rielaborazione scenografica Francesco Fassone, Alice Delorenzi - Officina dello Spettacolo
Cenci, straci, macerie...strapi de vita...
done e omi ancora vivi che scapano,
scapano por el mundo...
se sparpalian, se dividono ...
...chi remane?
Nosotros, i costrutori de lArca!
I viajatori dellanima.
Queli che sano che qui cè la salvessa! (Scaramouche)
Scaramouche, come una piccola e ripetuta esplosione.
Nel nome stesso si sente un fragore giocoso in cui si indovina il gioco fonico dellallusione goliardica.
C'è lì un richiamo ventresco ai famelici zanni, demoni della fertilità, sempre alle prese con un irraggiungibile banchetto.
E cè, registrato in memoria, uno Scaramuccia spadaccino che libera sempre qualche Isabella nel cuore delle strade.
Cè, soprattutto, un riferimento preciso allo Scaramouche di Tiberio Fiorilli, maestro di Molière, mimo grandissimo, capocomico di una troupe dellArte che tanta fortuna ebbe in Francia e alla corte di Luigi XIV.
"Scaramouche è uno spettacolo "storico" del Magopovero (oggi Casa degli Alfieri) creato nel 1983, con debutto ad Asti Teatro 5, che effettuò in quegli anni una lunga tournée nazionale ed internazionale.
Scaramouche porta ancora la firma di Luciano Nattino, regista e autore del testo (con il quale gli Acerbi perseguono da anni una fattiva collaborazione) ed esso vuole essere soprattutto un omaggio a Eugenio Guglielminetti (recentemente scomparso), che ideò la bellissima scenografia e i magnifici costumi, il primo lavoro di un fruttuoso sodalizio, e a Paolo Conte che di Scaramouche scrisse le musiche originali ed è tuttora disponibile ad una ulteriore collaborazione in merito.
La recente scomparsa di Eugenio Guglielminetti (che per il Teatro degli Acerbi ha rappresentato un fondamentale punto di riferimento artistico oltre che umano) ha portato alla decisione di realizzare questo progetto in sinergia con la Casa degli Alfieri, riprendendo sotto la supervisione della Fondazione Guglielminetti e di Giuseppe Orlandi i progetti delle scene e i costumi originali affidandoli alla realizzazione di Francesco Fassone, artista emergente, per anni collaboratore di Guglielminetti.
Scaramouche (al secolo Tiberio Fiorilli) fu un grandissimo mimo dellArte, maestro di Molière, la cui compagnia ebbe fortuna alla corte di Luigi XIV.
Nel nostro caso Scaramouche è il capocomico di una troupe anni 40 del secolo scorso, con il sogno di una grande rivista da realizzare e da portare in tournée per i cortili dEuropa
Un artista costantemente alle prese con i problemi dei soldi, dell'amore, dellarte comica e quella di arrangiarsi, così tanto « molièriano» da ricordarci Arpagone, Alceste, Sganarello.
Insieme a lui un gruppo di attori, cantanti e danzatori con i soliti conflitti interni, gli sconvolgimenti derivanti da nuovi arrivi, le delusioni e le speranze.
Scaramouche, costruttore di maschere e ideatore di numeri teatrali, allestisce la rivista ripercorrendo diversi autori e generi teatrali, con riferimenti al teatro minore del primo Novecento e con scene da Pirandello, Jarry, Brecht, Shakespeare e naturalmente Molière.
Un mosaico tuttavia non casuale, dove i dialoghi e i lazzi comici, il gesto surreale e i balletti, diventano loccasione per gli intrecci tra il teatro e la vita dei protagonisti con gli inevitabili equivoci, le improvvisazioni e le trasgressioni.
Lo spettacolo vuole partire da qui, da questa ripetuta iniziazione, da questo inventarsi volta a volta di fronte al mondo; un mondo guasto, guastato dalla guerra e dal denaro, in cui Scaramouche e i suoi riescono tuttavia a sopravvivere, a resistere.
A fianco dello spettacolo, e in concomitanza con esso, Trentooltre ha organizzato un appuntamento per gli allievi delle scuole di teatro del territorio:
nei giorni 30|04, 1 e 2|05
Presso il Teatro Portland (Tn):
L'illusione autentica
falso, vero e verosimile nella pratica dellattore
Laboratorio diretto da Fabio Fassio
venerdì 30 aprile - ore 20.00/23.00
sabato 1 maggio - ore 10.00/19.00 con un'ora di pausa
domenica 2 maggio ore 10.00/16.00 con un'ora di pausa
16 ore totali di lavoro
Il laboratorio intende esplorare le diverse possibilità di coinvolgimento dellattore nella messa in scena, ladesione o la non-adesione al personaggio e alla parte, la spogliazione e il dono di se come chiavi comunicative per attuare un empatia tra attore e pubblico. Si lavorerà su spazio, corpo e voce in una prospettiva finalizzata allautenticità della rappresentazione e si useranno le categorie del falso, del vero e del verosimile come strumento esemplificativo per giungere a una breve rappresentazione finale.
Fabio Fassio
Attore, regista e pedagogo, è stato co-fondatore del Teatro degli Acerbi è vincitore di numerosi premi e riconoscimenti teatrali.
Fabio sarà in scena il 29 aprile 2010 a Trentooltre con Scaramouche e il 2 maggio al Teatro Portland nella rassegna Materiale non Conforme con Renzo Tramaglino Sposo Promesso.
organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara - Teatri Possibili Trento