Slava's Snowshow
Slava Polunin, considerato "il miglior clown del mondo", in tournée in Italia con lo spettacolo
Slava's Snowshow
creazioni e messa in scena, luci e costumi di Slava
Scene di Viktor Plotkinov e Slava
Il suo SLAVA'S SNOWSHOW è definito dal Times di Londra come "un classico del teatro del XX secolo".
Nel 1993 Slava raccoglie le gag e gli sketch più famosi del suo repertorio in un unico spettacolo SLAVA'S SNOWSHOW: un vero e proprio trionfo, tanto da valergli il Time Out Award. Come tutte le opere di Slava, SLAVA'S SNOWSHOW dovrebbe essere descritto come "uno spettacolo in movimento", in continua evoluzione di idee, innovazioni ed invenzioni.
La fama per Slava Polunin è arrivata inaspettatamente presto e da quel momento non lo ha più abbandonato. Ciò è probabilmente dovuto al fatto che Slava non fa le cose "così, tanto per fare". Tutto nella sua vita è ponderato e accuratamente soppesato, persino le imprese più pazze, più incredibili, più avventurose. E nel raggiungere i suoi scopi è concreto, tranquillo e imperturbabile.
Evidentemente è sempre stato così; da quando ha lasciato la sua nativa Novosil (una piccola città nella provincia di Orlovsk) per vedere la più bella città del mondo, Leningrado, fin ad allora immaginata attraverso le lezioni di geografia della sua insegnante; oppure quando ha lasciato l'Istituto di Ingegneria ed Economia di Leningrado non curante dell'aspettativa di sua madre di avere un figlio ingegnere; o ancora quando, in maniera autonoma, ha iniziato a lavorare nella pantomima, questa arte intrigante ricca di segreti.
La sua eccentrica pantomima, che lui amorevolmente definiva con ironia "idiozia espressiva" ("Expressive Idiotism") gli è valsa una grande popolarità.
Dopo solo un anno, nasce Asisyai, il clown più famoso di Polunin: una figura commovente e ironica vestito di una tuta gialla da lavoro e con un paio di pantofole rosse soffici. Questo personaggio meditabondo, gentile e poetico è nato prendendo spunto dalla tristezza poetica dei clown di Leonid Engibarov, dalla raffinata filosofia della pantomima di Marcel Marceau, dall'umanità e dalla comica amarezza dei grandi film di Chaplin. Slava li considera come i suoi maestri. Per il suo debutto, Asisyai è apparso davanti a milioni di spettatori nella puntata di Capodanno (1980-1981) della trasmissione televisiva "Light Blue Fame" in uno sketch con due enormi telefoni gonfiabili. Qui per la prima volta il pubblico ha ascoltato il suo discorso sull'amore, sulla solitudine, sul desiderio della comprensione umana, sulla felicità della scoperta e sull'amarezza della perdita che accompagna l'eroe di Polunin - e il clown stesso - al suo pubblico nei più disparati angoli del pianeta. All'inizio Asisyai era un personaggio multi-sfaccettato; poteva essere gentile e spontaneo, ma ironico il minuto dopo, superbo nella sue convinzioni con il suo invincibile "Zya!". Ne scaturì l'idea che ogni aspetto del personaggio poteva diventare un personaggio a se stante. Così è nata l'idea di un teatro di clown, ognuno diverso dall'altro ma riconoscibile e familiare ad ogni singolo spettatore. Questo caleidoscopio di personaggi si realizza nel rinnovamento del suo Licedei, un teatro fondato da Polunin stesso. Il Licedei ha un enorme successo in tutto il paese. È il momento forse per riposarsi sugli allori, ma è proprio questo ciò di cui Slava non è capace. Slava è determinato ad usare la popolarità acquisita nel suo paese e inizia, piano piano, a realizzare progetti molto ambiziosi e quasi impossibili. Il primo è la Parata dei Mimi del 1982 che riunisce più di 800 artisti provenienti da tutti gli angoli del suo paese. Poi, nel 1985 Polunin trova il coraggio per gettare uno sguardo al di là della Cortina di Ferro per ritagliare uno piccolo spazio non solo per se stesso ma anche per il pubblico moscovita;
cassa del Teatro Auditorium ore 10-19 dal lunedì al sabato
cassa del Teatro Sociale ore 16-19 dal lunedì al sabato
Casse Rurali Trentine convenzionate in orario di sportello
proprio nel 1985, infatti, invita a Mosca mimi e clown stranieri per un festival organizzato nell'ambito del World Gathering of Youth and Students. Come passo successivo, Polunin si rende conto della necessità di non limitarsi solo al lavoro nel campo del teatro di strada; nasce in lui l'esigenza di cercare di affascinare e di accattivarsi tutti quei giovani clown da lui reclutati nel mondo della pantomima. Questo accade nel 1987 al primo festival del teatro di strada chiamato "Licedei". Un anno dopo, in occasione del
ventesimo anniversario del Licedei, viene organizzato l'All Union Congress of Fools. Questo evento non è solo un festival di clown, ma diventa il gioioso funerale del teatro Licedei perché, come disse Stanislavskij, un teatro muore dopo venti anni di vita; pertanto, dopo aver posizionato sul palcoscenico alcune bare, tutti i partecipanti sono invitati ad assistere al requiem. Tutto si svolge con grande dignità e onore: le tristi congratulazioni, la processione lungo le strade e, infine, il cerimonioso navigare delle bare in fiamme lungo il fiume Neva. L'apoteosi del rendere possibile l'impossibile e del realizzare l'irrealizzabile, si concretizza nel Mir Caravan (Caravan della Pace), un festival di teatro in viaggio attraverso l'Europa, da Mosca a Parigi in sei mesi. Gli artisti vivono in camper, si esibiscono per strada e sotto i tendoni da circo: una grande riunione di esperienze teatrali dalla Russia, Francia, Italia, Spagna, Repubblica Ceca e Polonia che danno vita a una manifestazione epocale, una vera Odissea non senza difficoltà dovute alla novità del progetto e all'essere costantemente sotto i riflettori. Nel 1989, tre mesi prima della caduta del muro di Berlino, i partecipanti del Caravan già eliminano all'interno della Compagnia i confini tra gli stati europei - per lo meno per una certa parte di loro. Poco dopo, nasce l'Academy of Fools. Nell'arco di un paio di anni di attività sul suolo russo, l'Academy favorisce la rinascita dell'idea del carnevale: un carnevale nuovo, contemporaneo - non recuperato dal passato. In quello stesso anno, nel 1993, gli artisti dell'Academy muovono i primi passi su quella strada che li porterà poi nell'estate 2001 alla presentazione del cosiddetto "Nuovo Carnevale" alle World Theatre Olympics ai giardini dell'Hermitage di Mosca. Inoltre, l'Academy of Fools organizza e presenta un festival intitolato Baby-Dury (il Festival delle Donne Matte) dedicato ai clown femminili. (...) Tra il 1993 e i progetti legati alle Theatre Olympics nel 2001, il nome di Polunin regna sulla bocca di tutti in Russia e lo spettacolo SLAVA'S SNOWSHOW viene presentato in tutto il mondo. Nel corso dei suoi innumerevoli viaggi e tour, lo spettacolo riceve numerosi premi ottenendo sempre grandi successi di pubblico e di critica, al limite della vera e propria adorazione. Una volta, una signora canadese ha inviato a Slava un appunto subito dopo lo spettacolo: "La tua neve scalda i nostri cuori. Grazie".
Natasha Tabachnikova
La Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto è un ente non a scopo di lucro che opera nel campo della ricerca scientifica, istruzione, attività culturali ed assistenza alle categorie sociali deboli. A seguito della positiva collaborazione con il Centro Servizi Culturali Santa Chiara nel 2007, nell'ambito dell'iniziativa Le cirque invisible, la Fondazione propone alla comunità trentina lo spettacolo Slava's Snowshow dal 5 al 10 febbrai, sostenendone completamente i costi.
L'iniziativa ha una duplice finalità: portare a Trento uno spettacolo culturale di qualità ad un prezzo ridotto e devolvere l'intero incasso degli spettacoli al Villaggio del Fanciullo SOS di Trento, realtà ben radicata nel territorio trentino che opera nel campo dell'assistenza ai minori in difficoltà familiare.
organizzazione: Centro Servizi Culturali Santa Chiara - Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto