Una rondine fa primavera

Cinema

Francia, 2000
Durata: 103'
Genere: Commedia
Regia: Christian Carion
Cast: Mathilde Seigner, Michel Serrault, Jean-Paul Roussillon, Frédéric Pierrot

A trent'anni Sandrine è una giovane donna decisa a vivere il suo sogno: diventare una contadina. Lascia Parigi e il suo lavoro in una società informatica per una fattoria isolata tra le montagne del Vercors.

di Paolo Boschi
Come già aveva dimostrato in modalità semi-demenziali Ron Underwood in Scappo dalla città (La vita, l’amore e le vacche), chi trova la vita moderna troppo stressante ed è logorato dalla società urbana ha solo una via d’uscita: la campagna, gli spazi aperti, il contatto con la natura. Il concetto è esemplificato con toni più introspettivi in Una rondine fa primavera, esordio sul grande schermo di Christian Carion nonché ennesimo fenomeno d’Oltralpe della stagione. Il sogno controtendenza della trentenne Sandrine è diventare una contadina, scoprire il piacere di lavorare la terra ed allevare animali. Così, la giovane donna lascia Parigi ed il suo impiego in una società informatica per ripartire da zero in una fattoria sperduta nelle montagne del Vercors. Chiaramente l’approccio al mondo bucolico di Sandrine è debitore del suo passato recente: preso possesso della fattoria, la giovane donna comincia ad occuparsi di capre, rimoderna la vecchia stalla, ma allo stesso tempo vende i suoi prodotti tramite un sito Internet e fa agriturismo. Cambiamenti abissali per il vecchio Adrien, il contadino che si è occupato della fattoria per tutta la vita ed in cui deve restare ancora un anno: un uomo che in materia di agricoltura ed allevamento a Sandrine avrebbe molto da insegnare, ma è ormai stanco, disilluso dalla vita e decisamente scettico (ma tacitamente ammirato) riguardo ai modi con i quali la donna sta trasformando la sua azienda per traghettarla nel terzo millennio. La stasi di rapporti di Una rondine fa primavera si sbloccherà con la complicità del rigore dell’inverno e di un guasto galeotto all’impianto elettrico della fattoria: le difficoltà finiranno per avvicinare il vecchio contadino e la neofita, scoprendo ad entrambi i comuni interessi ed avviando una profonda amicizia tra i due. Una storia di affetto intergenerazionale sulla falsa riga di Nelly e Monsieur Arnaud di Claude Sautet, insomma, ambientata negli splendidi scenari delle Alpi ed interpretata da due attori in parte, l’inossidabile Michel Serrault e la nuova diva del cinema transalpino, Mathilde Seigner (sorella di Emmanuelle). Nonostante la vita contadina sia presentata spesso come un dépliant patinato, il film dell’esordiente Carion ha il merito di affrontare con indubbia efficacia argomenti scarsamente cinegenici come l’agricoltura e l’allevamento.
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