Abitare l'antico: segui la diretta - sabato 17 marzo ore 9
Dimore storiche fra conservazione, utilizzo e valorizzazione: sabato al Castello del Buonconsiglio il convegno
Dalle ore 9 si può seguire la diretta al link
“Va sottolineato un aspetto importante del convegno: il tentativo di andare al di là degli schemi consolidati rispetto alla relazione tra la tutela del patrimonio culturale e la proprietà, nella consapevolezza che da un lato si deve proteggere il patrimonio, dall’altro visto anche il momento economico sfavorevole, si è costretti a operare delle scelte. Il fatto che ci siano dei proprietari che amano la loro dimora storica costituisce una garanzia perché essa possa essere conservata al meglio”.
Con questa premessa il soprintendente per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento, Franco Marzatico, introduce Abitare l’antico: Dimore storiche fra conservazione, utilizzo e valorizzazione, il convegno di studi che si svolgerà sabato 17 marzo presso la sala Marangonerie del Castello del Buonconsiglio.
Con Marzatico, nell’ambito di Cultura Informa, a presentare l’iniziativa intervengono il presidente della sezione Trentino Alto Adige/Südtirol dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, Wolfgang von Klebelsberg, Alessandro Caffo, segretario della sezione regionale dell’ADSI, e Roberto Pancheri, funzionario della Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento e coordinatore scientifico del convegno.
“A cadenza quotidiana ci confrontiamo sul tema della compatibilità tra utilizzo e tutela – riprende il soprintendente – con l’obiettivo del mantenimento dei caratteri originari delle dimore. Nel momento in cui interviene la dichiarazione di interesse pubblico, da un lato ne riconosciamo il valore, dall’altro ne diminuiamo la disponibilità.
Le dimore storiche rappresentano uno dei tratti salienti di quella grande bellezza che appartiene al Paese e alla nostra regione in considerazione anche della sua vocazione turistica. In questo contesto il paesaggio culturale è elemento di grande attrattiva. Si tratta di un convegno ambizioso, che apre un dialogo, e ha alle spalle la presenza di un rapporto molto stretto con il Mibact, che ci ha affiancati in questa iniziativa di grande attualità. L’adesione è stata massiccia, ad oggi circa centocinquanta richieste” conclude.
A questo punto Alessandro Caffo, segretario della sezione regionale dell’ADSI, osserva come il “confronto tra pubblico e privato, tra proprietari e organi della tutela, rientri in una tradizione quarantennale dell'Associazione allo scopo di riuscire a trovare una soluzione alle problematiche sia sulla conservazione sia sugli interessi dei proprietari.
Non è facile conciliare le diverse esigenze ma con il convegno siamo riusciti a riunire le tre componenti della Soprintendenza, che è portatrice dell’interesse pubblico alla conservazione, dei proprietari e dei tecnici (in primis architetti e ingegneri) che devono riuscire a conciliare queste esigenze - fa notare -. È necessario individuare un linguaggio comune e delle linee guida per far capire ai proprietari che cosa pè possibile fare e non fare per non snaturare il bene. Alla base si pone un’opera di acculturamento soprattutto per quelli tra i proprietari che non intrattengono con il bene quel rapporto viscerale che si crea tra chi lo possiede per antica tradizione, sulla base di un rapporto di affettività e non solo economico.
Nel dialogo si inserisce poi il presidente della sezione Trentino Alto Adige/Südtirol dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, Wolfgang von Klebelsberg, che sottolinea come "la presenza al convegno del soprintendente di Innsbruck Walter Hauser abbia anche un valore simbolico. Il fatto che da Borghetto a Kufstein le dimore storiche abbiano delle caratteristiche comuni rappresenta una metafora storica del nostro territorio – aggiunge . l'azione delle Soprintendenze delle tre province del Tirolo storico si inserisce nel complesso culturale che il convegno cerca di definire per riuscire a proporre una futura felice collaborazione tra proprietà privata e Soprintendenze al fine della conservazione dei beni culturali".
Nel vivo del convegno entra quindi Roberto Pancheri, premettendo che l’iniziativa è inclusa tra quelle dell’Anno europeo del Patrimonio culturale, e “non c’è bene che rappresenti forse meglio questa categoria della dimora storica, in quanto essa costituisce un elemento identitario nel senso meno ambiguo del termine. In questo senso è emblematica anche la scelta dell'immagine del convegno che è caduta su Palazzo Madernini Marzani di Villa Lagarina: un vero gioiello cui l'ex presidente regionale di ADSI, la contessa Antonia Marzani, ha dedicato ogni energia e risorsa ai fini di un restauro che riteniamo esemplare”.
I lavori del convegno (inizio alle 9) saranno introdotti dal sottosegretario del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MIBACT) on. Ilaria Borletti Buitoni, già presidente nazionale del Fondo per l’Ambiente Italiano (FAI), dal presidente nazionale dell'Associazione Dimore Storiche Italiane (ADSI) conte Gaddo della Gherardesca, dall'assessore alla cultura della Provincia autonoma di Trento Tiziano Mellarini, dal soprintendente Franco Marzatico e dalla direttrice del Castello del Buonconsiglio Laura Dal Prà.
La giornata entrerà nel vivo degli argomenti con le relazioni di Giuliano Volpe, presidente del Consiglio Superiore dei beni culturali e del paesaggio, di Paolo Carpentieri, Capo Ufficio Legislativo del MIBACT, e di Carolina Botti, direttore di Ales spa e consigliere dell’Associazione Parchi e Giardini d’Italia.
Seguiranno gli interventi del direttore dell'Ufficio beni architettonici della Soprintendenza di Trento Michela Cunaccia, affiancata dal funzionario Luca Gabrielli, dei responsabili delle Soprintendenze di Bolzano e di Innsbruck, Waltraud Kofler-Engl e Walter Hauser, del presidente della sezione regionale di ADSI Wolfgang von Klebelsberg, dei professori del Politecnico di Milano Alberto Grimoldi e Cesare Joppolo e dei funzionari della Soprintendenza di Trento Fabio Campolongo, Alessandro Pasetti Medin, Daniela Floris e Roberto Pancheri. Parteciperanno ai lavori, in qualità di presidenti di sessione, anche Alessandro Caffo, segretario della sezione regionale di ADSI, ed Ermanno Tabarelli de Fatis, direttore dell'Ufficio beni storico-artistici della Soprintendenza di Trento.
Il convegno si avvale della collaborazione del MIBACT ed è accreditato tra le iniziative ufficiali dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale. L’iniziativa ha inoltre ottenuto il patrocinio degli Ordini degli Architetti delle Province di Trento e di Bolzano e dell’Associazione Artigiani della Provincia di Trento - Categoria Restauratori.
L’iniziativa si inserisce come un ulteriore tassello nell’ambito della intensa opera che l’Associazione Dimore Storiche Italiane da ben 40 anni svolge in favore dei proprietari di edifici e giardini storici, maggiori e minori, vincolati e non, e, conseguentemente, della conservazione e della tutela di una fondamentale parte del patrimonio storico, culturale e paesaggistico italiano. A tal fine l’attività dell’ADSI si dispiega su molteplici fronti: da un lato opera nei confronti del Governo, del Parlamento e delle Pubbliche Amministrazioni con proposte, segnalazioni, partecipazione a tavoli di confronto e, in generale, ogni tipo di intervento volto alla risoluzione dei problemi che affliggono i proprietari; d’altro lato promuove, da sola o con associazioni ed enti aventi analoghi fini, attività di carattere culturale e/o promozionale volte a diffondere la conoscenza e la consapevolezza dell’importanza che i beni storici privati hanno per il patrimonio culturale nazionale. Infine, tramite la stipulazione di convenzioni di favore con assicurazioni, professionisti, ditte di materiali per edilizia ecc., nonché con la creazione di una rete capace di pubblicizzare le iniziative dei singoli soci che utilizzano le loro dimore per eventi o soggiorno, cerca di dare ai proprietari un concreto e diretto aiuto economico.
15/03/2018