Animali parlanti: da Aristofane a Katy Perry
Al centro del convegno il rapporto di identificazione tra uomo e animale. Anche Ivano Fossati tra i relatori
A Trento martedì 5 e mercoledì 6 presso il Dipartimento di lettere e filosofia un convegno internazionale che spaziando tra letteratura, teatro, canzone delinea storia, analisi e curiosità di un rapporto di identificazione tra uomo e animale che ha influenzato la nostra cultura. Tra i relatori anche Ivano Fossati, Stefano Bartezzaghi, Ivano Dionigi, Agostino Paravicini Bagliani e altri protagonisti del mondo accademico, della cultura e dello spettacolo. Un percorso tra simboli e allegorie.
Sono gli animali i protagonisti delle rappresentazioni artistiche, della letteratura e della cultura che dall’antichità al Medioevo sono arrivate ai nostri giorni. Pensiamo alle favole di Esopo, Fedro o La Fontaine con il loro intento didattico, moraleggiante o satirico, ma anche alle molte altre testimonianze che il mondo antico ci ha lasciato a proposito di questo rapporto ambiguo e complesso. "La metamorfosi" di Kafka costituisce un esempio emblematico in tal senso.
Ad aprire i lavori, martedì alle 14.30, sarà Ivano Dionigi (Università di Bologna) sul tema "Animali politici", mentre su ""Superbia e saggezza dei topi" interverrà Paolo Fedeli (Università di Bari). La relazione di Agostino Paravicini Bagliani (Università di Losanna - Società Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino) su "Annunciare il sovrano o futile chiacchiericcio?" sarà alle 17. Il giorno seguente i lavori riprendono alle 9 con Roberto De Pol (Università di Genova) e il suo contributo "Quando gli animali entrano in politica", mentre alle 11.15 Stefano Bartezzaghi (Università IULM - Milano) parlerà di Parole alate: corvi, gabbiani, pappagalli e altri uccelli impertinenti. A chiudere il convegno, alle 17 in auditorium, sarà Ivano Fossati (musicista e scrittore) con
"Animali rumorosi (dal serpente nero del blues a Katy Perry".
«Queste due giornate – spiegano gli organizzatori – ci spingono a tracciare singoli momenti del legame uomo e animale. Il richiamo all’uguaglianza creaturale proprio della concezione biblica e cristiana non fa che accentuare una tendenza che va accentuandosi soprattutto nel Medioevo, in cui si cristallizza un immaginario collettivo simbolico legato al mondo animale destinato a perdurare fino al mondo moderno nei più svariati settori. Un percorso che si snoda dal greco Aristofane e dai latini Orazio e Ovidio, attraverso il Medioevo latino e il Rinascimento con Machiavelli e Shakespeare, fino alla letteratura fiabesca e romanzesca europea tra Seicento e Novecento, tra Gadda, Calvino e Poe, e addirittura alla canzone italiana e straniera».
Comitato scientifico: Roberta Capelli, Antonella Degl’Innocenti, Paolo Gatti, Caterina Mordeglia, Margherita Rubino (Dipartimento di Lettere e Filosofia)
Responsabile di progetto: Caterina Mordeglia
Programma e maggiori informazioni su: http://webmagazine.unitn.it/node/8403/
04/04/2016