Antico/Contemporaneo. Visioni, arte, bellezza

Arte e memoria, archeologia e contemporaneo: quale classicità è ancora possibile oggi?  

 

In che modo le arti visuali del XXI secolo dialogano con l’antico? Come entrano, nella dimensione post-moderna o post-post-moderna, gli echi del mondo greco e latino? Quale immagine dell’antico ci siamo costruiti nell’epoca del web? In realtà, l’antico è stato spesso alleato del nuovo. Più volte, nella storia della cultura europea, come ha scritto Gian Biagio Conte, “il ritorno al passato remoto nasceva dal rifiuto dell'immediato passato: il recupero della memoria lontana diventava l'atto di militanza di chi si schierava dalla parte della modernità”. L’antico, insomma, è stato spesso paradossalmente una bandiera delle avanguardie nella loro lotta contro il vecchio. Ma come si pone oggi il rapporto tra l’eredità del mondo classico e la cultura contemporanea?

In questi termini si interroga Giorgio Ieranò, professore di letteratura greca presso l’Università di Trento,  nel presentare Antico/Contemporaneo. Visioni, arte, bellezza, il seminario organizzato dallo stesso ateneo trentino in collaborazione con il Seminario permanente “Mario Untersteiner” e il Mart di Rovereto.

Si tratta di un viaggio lungo il confine tra la più remota antichità e la più estrema contemporaneità, in un dialogo aperto e senza pregiudizi tra antichisti, critici d’arte, filosofi.  Sono quattro gli studiosi che intervengono ad apportare il loro contributo su un tema che nel presente vede molti artisti richiamarsi all’antico attraverso un dialogo costante.  Dopo l’intervento del 13 ottobre di Elio Franzini sul tema L’eredità del classico e l’estetica, si prosegue il 27 ottobre alle 17.30 presso la sala conferenze del Mart con Vincenzo Trione che approfondirà L’arte contemporanea incontra l’archeologia.

Vincenzo Trione è professore ordinario di Arte e media. È Preside della Facoltà di Arti, turismo e mercati e coordinatore del Dottorato di ricerca in Visual and Media Studies. Collabora al “Corriere della Sera” ed è titolare della rubrica d’arte di “Io Donna” (magazine del “Corriere della Sera”). È stato Commissario della XIV edizione della Quadriennale di Roma (2003) e Direttore generale di Valencia 09-Confines. Passajes de las artes contemporaneas. E' stato nominato curatore del Padiglione Italia della 56^ Biennale di Venezia - arti visive (2015). Dirige il Dipartimento di ricerca del Museo d’arte contemporanea Madre di Napoli. Nel 2014 è stato nominato nel comitato scientifico dell'Enciclopedia Italiana Treccani. Ha curato mostre in musei italiani e stranieri (tra le altre, El siglo de Giorgio de Chirico presso l’IVAM di Valencia nel 2007, Salvador Dalí nel 2010 e Alberto Savinio nel 2011 entrambe a Palazzo Reale di Milano, e Post-classici al Foro romano e al Palatino di Roma nel 2013). Ha pubblicato numerosi saggi su momenti e figure delle avanguardie, monografie su protagonisti dell’arte del Novecento (Apollinaire, Soffici, de Chirico) e il libro Effetto città. Arte cinema modernità (Bompiani, 2014) Premio Roma, Premio-giuria Viareggio.

Si proseguirà a marzo del prossimo anno con Giulio Guidorizzi su Eroi di ieri e di oggi, mentre a concludere sarà Mauro Ceruti che interverrà su Le radici classiche delle visioni del cosmo contemporanee.


16/10/2017