I Suoni delle Dolomiti 24esima edizione

“La montagna è una composizione della Natura. Se il suono potesse assomigliare a un respiro, la musica sarebbe il respiro della montagna” (Mario Brunello)

Un anticipo della 24esima edizione de I suoni delle Dolomiti, che si svolerà dal 30 giugno al 31 agosto, è stata offerto al Muse dal maestro Mario Brunello che con il suo violoncello ha incantato il pubblico aprendo la presentazione del programma con La Ciaccona di Bach.

“Chi ama la musica e la montagna – ha poi esordito – fa presto a fare uno più uno. Dal connubio montagna-musica scaturisce la figura che capisce, apprezza, gode dell’arte musicale nello spazio che le nostre Dolomiti riescono a inventare, nel silenzio che quei luoghi sono in grado di suscitare, pur se frequentati da migliaia e migliaia di persone”.

Chiara Bassetti, direttrice artistica della rassegna, parla poi di “un lavoro certosino dietro le quinte per costruire il festival, in collaborazione con le diverse Apt. Si parte dalla scelta di luoghi di grande suggestione, che raccontano qualcosa, e l’obiettivo è di individuare il genere musicale che ne sia in sintonia, e l’artista che lo possa interpretare. Un lavoro di ricerca che dura diversi mesi e permette di incontrare artisti con una sensibilità particolare, che accettano con il desiderio di compiere un’esperienza unica" - aggiunge.

Sono 25 gli appuntamenti che abbinano luoghi incantevoli a esperienze indimenticabili grazie a una formula consolidata ma mai uguale a se stessa. "In ogni stagione cerchiamo nuove idee, musiche, scenari, quest’anno, ad esempio, Campo Flavona nelle Dolomiti di Brenta è una new entry" - prosegue Bassetti.

Tra i protagonisti della prossima estate sono molti i nomi importanti del panorama rock, jazz, della musica classica e folk senza dimenticare la canzone d'autore da Mario Brunello a Gidon Kremer, da Paolo Fresu a Ginevra di Marco e – tra gli altri – una leggenda come Graham Nash o un autore ormai di culto come Grant-Lee Phillips e ancora Maria Pia Devito, Avi Vital, Isabelle Faust, Teresa Salgueiro. Completano il programma un omaggio alla musica di Lucio Battisti con un combo di grandi artisti italiani e l'ormai tradizionale trekking musicale che quest'anno vedrà al al fianco di Mario Brunello il famoso alpinista Manolo.

La montagna va conquistata a piedi da parte del pubblico e degli artisti, è questa la premessa.

Si parte con la “canzone d’autore” il 30 giugno, con un nome che è una leggenda della musica americana: Graham Nash al Rifugio Micheluzzi in Val di Fassa. Un appuntamento ghiottissimo per tutti gli appassionati di musica americana e in generale della musica visto che da solo e al fianco di David Crosby, Stephen Stills e Neil Young ha segnato la scena musicale dal 1969 in poi con un continuo dialogo tra rock, folk, pop, cantautorato d'autore e persino jazz.

Per la "musica classica" da non perdere l'appuntamento del 18 luglio in val di Fassa, Rifugio Contrin, Gruppo Marmolada-Cima Bocche-Monzoni, con  Avi Avital, un mandolinista superstar, mentre per il "jazz" si inizia il 12 luglio al Passo Lavazè con The Spheres, virtuosismi ed energia in quota per un trio tutto al femminile.

Momento clou che non può mancare è L'alba delle Dolomiti, il 14 luglio sul Col Margherita con Maria Pia Devito & Ensemble Burnogualà, Moresche e altre invenzioni Polifonia di lingue e suoni per un viaggio irripetibile nel tempo e nello spazio.

Per il cartellone di World music, la prima data è il 27 luglio alle 12, Altopiano della Paganella, Bait del Germano, Ginevra Di Marco, La Rubia canta la Negra, che in una voce la passione canta la dignità e la speranza di un popolo intero.

Al denso programma si aggiungono quattro progetti speciali, innanzitutto il trekking del 6,7,8 agosto nelle Pale di San Martino con due ospiti e guide di eccezione: Mario Brunello e Manolo. Un trekking per due voci. Quella del violoncello di Mario Brunello, grande musicista internazionale che da anni vive il rapporto della musica col mondo nelle sue molteplici espressioni: dal dialogo con gli altri linguaggi creativi alla ricerca di un suono puro, del silenzio e del rapporto con gli spazi della natura incontaminata. Nel trekking si accompagna a un'altra voce, quella di Maurizio Zanolla, noto come Manolo. Autentico fuoriclasse dell'alpinismo internazionale e uno dei pionieri dell'arrampicata libera in Italia non è però solo un grande esponente di questa disciplina ma vive e racconta la montagna come esperienza totalizzante tracciando significativi legami tra interiorità, conquiste umane e avventure sulle pareti.

A ciò si aggiunge la Campiglio Special Week (16-22 luglio) con una grande predisposizione a unire grandi interpreti e innovazione. La settimana con Gidon Kremer e la Kremerata Baltica è uno dei tre progetti speciali che si sviluppano all'interno dei Suoni e che vedono anche l'incontro tra il jazzista Paolo Fresu e la Musega de Poza per una nuova rilettura delle musiche della montagna. 

E intanto si suona è il titolo dell'evento che conclude I Suoni delle Dolomiti e la sezione dei progetti speciali il 31 agosto a Malga Costa in Val di Sella. Nasce da un'idea del musicista Mario Brunello e di Alessandro Baricco, scrittore, regista e fondatore della Scuola di scrittura Holden di Torino. Parole e musiche convivono in un racconto corale e orchestrale che affronta il tema della musica, della guerra e della pace, narra come la musica sia stata e sia ancora una forma di resistenza e una promessa di pace. A fornire lo spunto per quello che si presenta come un vero e proprio viaggio nel Secolo breve dall'inizio del Novecento fino ai giorni nostri sono i diari di un soldato, Alessandro Silvestri. La musica è per lui ancora di salvezza nella bestialità della guerra e qui diventa occasione per seguirne le vicende personali, per riflettere e non restare sordi ai drammi dei conflitti che oggi, pur non coinvolgendo direttamente il suolo europeo, travolgono l'esistenza di milioni di esseri umani in tutto il mondo. A rendere possibile tutto questo un gruppo di famosi musicisti e attori come Neri Marcorè, Marco Rizzi, Regis Bringolf, Danilo Rossi, Mario Brunello, Florian Berner, Gabriele Raggianti, Ivano Battiston, Signum Saxophone Quartet che si cimentano con una composizione inedita di Giovanni Sollima e con musiche di Nouri Iskandar, Arisha Samsamina. La parte testuale è di Eleonora Sottili e Emiliano Poddi per la Scuola Holden.


14/03/2018