La Giornata del Fondatore
Al Museo degli usi e costumi della gente trentina laboratori didattici, visite tematiche interattive, spettacoli, concerti
Ezio Amistadi, presidente del Museo degli usi e costumi della gente trentina, ne delinea la personalità attraverso due aneddoti che risalgono a una ventina di anni fa: “Gli chiesi da dove provenisse – spiega -. ‘Sono un apolide’, rispose, ‘ma la mia origina è ceca’.
Come mai un ceco apolide si è occupato di etnografia trentina? mi sono chiesto. La mia risposta è che un uomo di scienza non ha matrici particolari, e che lui ha circoscritto al Trentino la sua passione – osserva il presidente -. Il secondo aneddoto – prosegue – riguarda una cerimonia a Praga in cui lui avrebbe dovuto ricevere un premio dal Ministero dell’agricoltura, ma non si presentò a ritirarlo. ‘Queste cose non mi interessano’ mi disse.
Un personaggio straordinario, che ha fatto delle sue passioni il filo conduttore della sua vita”, conclude Amistadi, delineando così il profilo fuori dal comune di Giuseppe Šebesta (Trento 1919 - Fondo 2005), il fondatore del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina.
Dopo il successo dello scorso anno, torna domenica 10 novembre "La giornata del fondatore", che quest’anno si carica di un valore aggiuntivo: si celebrano infatti i cent’anni dalla nascita di Šebesta.
Domenica 10 novembre, dalle 10.00 alle 18.00, in linea con analoghe “giornate del fondatore” che si celebrano in altre importanti realtà museali europee, il pubblico potrà avvicinarsi al Museo in maniera del tutto originale, mettendosi alla prova in laboratori didattici rivolti a tutte le età, seguendo visite tematiche interattive, assistendo a spettacoli di teatro di figura e concerti, osservando da vicino nelle sale del Museo dimostrazioni di lavori di artigianato tradizionale. Nel corso del pomeriggio verrà inoltre inaugurata la mostra «Dal cassettone della bisnonna. Tessuti e indumenti della collezione AIFo al Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina» e sarà presentato il volume celebrativo «Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina. I primi cinquant’anni 1968-2018».
Come racconta il direttore del museo Giovanni Kezich, si tratta di una giornata in cui si ripropongono le attività percorse da Šebesta, che “tesseva, batteva il ferro, usava il telaio, raccontava storie. La sua presenza quotidianamente animava il museo e abbiamo cercato di riprodurre tutto questo con laboratori didattici e presenze importanti che nelle sale riporteranno in vita le diverse attività".
La giornata del fondatore sarà anche occasione per inaugurare la mostra «Dal cassettone della bisnonna. Tessuti e indumenti della collezione AIFo al Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina», che espone capi di abbigliamento e biancheria impreziositi da ricami, bordure e pizzi che i volontari dell’Associazione Italiana Amici Raul Follerau (A.I.Fo) hanno custodito per la loro bellezza e accuratezza di realizzazione, raccolti in anni di attività di ricerca di biancheria di casa finalizzata all’aiuto dei malati di lebbra. Si tratta di una collezione di ben 299 pezzi che nell’autunno 2018 è stata donata al Museo dall’attuale presidente dell’AiFo, Franca Bronzini. Si tratta di capi, in alcuni casi anche molto antichi, che stupiscono per la loro semplicità e bellezza e che riflettono un sapere e un’abilità manuale oggi ormai quasi perduti o relegati nei manuali di tecnologia tessile. La mostra è curata da Marta Bazzanella, Luca Faoro e Irene Fratton in collaborazione con i volontari dell’associazione Aifo e sarà visitabile fino a aprile 2020.
06/11/2019