Libertà e regole
Il dialogo tra due istanze costitutive dell'umano al centro di Educa 2016
“Libertà e regole riguardano l’io e il noi, noi e il mondo; le relazioni tra uomini e donne, tra culture e religioni diverse, il rapporto con la natura, l’economia, la spiritualità, la giustizia e la democrazia. Il contesto divenuto globale – globalità che si vive anche nella prossimità: nei paesi, nei quartieri in tutti i contesti sociali – richiede oggi di interrogarsi nuovamente sul loro significato e di farlo in chiave educativa perché queste parole esprimono la visione del mondo e dell’altro”.
Entriamo con questa premessa in Educa 2016, la settima edizione del festival dell’educazione che si svolgerà a Rovereto dal 15 al 17 aprile, dedicata al tema “Libertà e regole”. Più di sessanta gli appuntamenti in programma, un denso programma, cui interverranno nomi quali Dacia Maraini, Giulio Giorello, Massimo Recalcati, Gioele Dix.
La rassegna si aprirà anche quest'anno con la giornata dedicata a L'educazione mi sta a cuore!, la campagna di partecipazione e sensibilizzazione volta a promuovere la consapevolezza che l'educazione è bene comune che merita attenzione e cura collettiva. Tutti sono invitati ad indossare, esporre, pubblicare sui social network un cuore (quello proposto dalla campagna ma anche ideato in modo creativo) per dire con entusiasmo che l'educazione riguarda tutti ed è passione per il futuro. Il momento culminante è previsto nella piazza del Mart alle ore 12,00 del 15 aprile
“Dopo una pausa di due anni e una versione 'leggera' nel 2015 – esordisce Remo Job, direttore del Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell'Università di Trento e coordinatore scientifico dell'iniziativa – il festival torna per offrire degli spunti di riflessione a vari livelli su come insegnare il valore della libertà e imparare il rispetto delle regole, obiettivi che rimano e ritmano anche in modo doloroso con la quotidianità. Uno spazio sociale e plurale entro cui si collocano interrogativi su cui si rifletterà attraverso eventi culturali dedicati a famiglie, insegnanti ed educatori e a tutta la comunità nei palazzi, teatri, musei e biblioteche, ma anche nei giardini, bar, librerie e nelle strade della città appositamente chiuse al traffico".
Tra gli incontri da non perdere, segnaliamo quello con Francesca Rigotti, docente all'Università della Svizzera italiana – che interverrà nell’ambito di Utopia 500/cercando una società più giusta. Tema al centro del suo contributo, il carico di responsabilità che oggi si pone sulle spalle dei bambini: amati (troppo) e liberi (in apparenza), in realtà sono soffocati dalla richiesta di saper fare tutto, addirittura di salvare il mondo.
Molti appuntamenti - anche laboratori esperienziali - focalizzeranno l'attenzione sulla riconfigurazione individuale e sociale del ruolo delle madri e dei padri. A parlarne, tra gli altri, lo psicanalista Massimo Recalcati che al tema ha dedicato molta parte dei suoi studi e delle sue pubblicazioni.
Ai problemi, ma anche alle molte risorse dell'infanzia ha dedicato numerosi libri di successo anche la scrittrice Dacia Maraini che ha da poco pubblicato La bambina e il sognatore dove tratta anche il tema della paternità negata raccontata da un'intensa voce maschile.
In una prospettiva sociale, politica e culturale si pongono gli appuntamenti con il filosofo della scienza Giulio Giorello, quello con Marianella Sclavi su Libertà e regole nelle decisione partecipate e il dialogo tra l'ex magistrato Gherardo Colombo e il pedagogista dell'Università Cattolica Raffaele Mantegazza. Una riflessione sull'impatto che le nuove tecnologie hanno avuto sulla libertà sarà affrontato oltreché in specifici laboratori nel dialogo con Mario Tozzi, autore e conduttore di numerosi programmi televisivi dedicati alla divulgazione della scienza.
Diversi i laboratori e gli spettacoli in programma, tra cui sabato sera il teatro Zandonai ospiterà Gioele Dix con lo spettacolo Vorrei essere figlio di un uomo felice che rievocherà i primi quattro canti dell’Odissea, quelli meno conosciuti, in cui si racconta del viaggio di Telemaco alla ricerca del padre Ulisse. Festa grande infine domenica pomeriggio in Piazza Mart con gli Oblivion e il loro spettacolo che rompe con intelligenza gli schemi e le regole della letteratura e della musica.
La manifestazione è organizzata da Con.Solida e promossa da Provincia autonoma di Trento, Università degli Studi di Trento e Comune di Rovereto. Insieme a Job erano presenti Roberto Ceccato, responsabile del servizio infanzia e istruzione di primo grado Provincia autonoma di Trento e membro del Comitato promotore di EDUCA, Francesco Valduga, sindaco del Comune di Rovereto e dai rappresentanti di alcuni delle organizzazione partner di EDUCA, tra i quali Carlo Dellasega, direttore di Cooperazione Trentina, Ermanno Grassi, direttore generale di ITAS.
25/03/2016