Mountain Future Festival

Un contenitore di idee per il futuro della montagna: dal 27 al 30 agosto sull’altopiano della Paganella 

Un festival dedicato al futuro della montagna: per riflettere; per fermarsi un attimo e apprezzare la ricchezza e la bellezza dei nostri luoghi; per capire le cose positive realizzate fino oggi e individuare quelle da intraprendere nei prossimi anni, alla luce dei cambiamenti climatici e di una sempre più convinta e necessaria visione di vita legata alla sostenibilità, alla tutela dell’ambiente naturale, all’economia circolare.

Il “Mountain Future Festival”, il nuovo evento che debutterà sull’altopiano della Paganella, con l’edizione zero, dal 27 al 30 agosto prossimi, è nato e si presenta al pubblico, con semplicità, con questi obiettivi, forse ambiziosi, ma crediamo fondamentali, appunto, per il futuro delle alte quote. Luoghi, questi, dalla bellezza infinita, ma allo stesso tempo dagli ecosistemi delicati; territori fortemente antropizzati e per questo chiamati a delineare il futuro della vita dell’uomo in montagna, rispetto  al contesto attuale.

L’altopiano della Paganella racchiude in sé un contesto ambientale e naturalistico di pregio, nonché una storia alpinistica legata alle Dolomiti di Brenta e alla Paganella di assoluto rilievo, grazie anche ad importanti protagonisti che ne hanno animato il passato e hanno gettato il seme per lo sviluppo turistico locale.

Il “Mountain Future Festival” vuole partire dall’esperienza di questo territorio che ha saputo creare un rapporto simbiotico tra uomo e ambiente, infatti in questo lembo di Trentino si concentrano aspetti di grande valore ambientale, come le Dolomiti di Brenta, patrimonio dell’umanità UNESCO, il Parco Naturale Adamello Brenta, la Riserva della Biosfera “Alpi Ledrensi e Giudicarie” e lo sviluppo turistico che nel tempo hanno trovato il loro equilibrio.

In questo senso il festival si prefigge di fungere da contenitore di idee per il futuro della montagna, di diventare un’occasione di dialogo per creare opportunità di confronto con esperti di rilievo nazionale e internazionale che oltre a portare le loro esperienze, conoscenze e visioni, saranno invitati ad esprimere il loro pensiero su argomenti di grande attualità, come i cambiamenti climatici, lo spopolamento della montagna, modernità ed ambiente, digitalizzazione, governance e sviluppo.

Il patrimonio ambientale dell’altopiano rappresenta il pilastro su cui si fonda l’economia di questo territorio, capire quindi fin dove ci si possa spingere, individuare il punto di equilibrio per un solido benessere ambientale, economico e sociale, diviene pertanto determinante per il futuro stesso di quest’area di montagna, così come per tante altre zone dell’arco alpino. Un futuro dove ognuno di noi è chiamato a dare il proprio contributo e dove ognuno di noi può partecipare a tracciare nuovi percorsi, traendo anche spunto da quanto potrà emergere durante il “Mountain Future Festival”.

Ruggero Ghezzi - vicesindaco Comune di Andalo

27/08/2019