Novembre di libri al Castello del Buonconsiglio
La rassegna prosegue venerdì 13 alle 17.30 con "I libri nella torre. La Biblioteca di Castel Thun, una collezione nobiliare tra XV e XX secolo"
Saranno Annamaria Azzolini e Marina Botteri, curatrici del volume Castelli trentini. Decori e fantasie nei cantieri rinascimentali (Silvana Editoriale, 2015) a inaugurare venerdì 6 novembre alle 17.30 presso il Castello del Buonconsiglio il "Novembre di libri. Volumi d'arte presentati al Castello del Buonconsiglio".
Intervengono con le curatrici: Silvia Spada Pintarelli (Ufficio Servizi Museali e Storico-Artistici del Comune di Bolzano) e Alessandra Zamperini (Università di Verona)
L’idea del volume è scaturita nell’ambito delle ricerche affrontate per la mostra Sangue di drago squame di serpente. Animali fantastici al Castello del Buonconsiglio – ci spiega Annamaria Azzolini -. Per quel progetto, ci eravamo occupate di indagare le strutture castellane che custodiscono affreschi con soggetti fantastici, un patrimonio di raffigurazioni grandissimo che dal Medioevo raggiunge l’Ottocento. Con la successiva esposizione su Dosso Dossi ci siamo concentrate sul Cinquecento per mettere in luce un repertorio iconografico che puntasse l’attenzione sulla volontà di autorappresentarsi del principe vescovo e della nobiltà.
Abbiamo affrontato questa ricostruzione dal punto di vista architettonico e pittorico, basandoci su documenti d’archivio, note di pagamento, fatture, libri contabili e di cantiere, corrispondenza tra committenza e maestranze, ma anche tra nobili che mettevano in comune le idee su come realizzare l’opera sia dal punto di vista estetico sia tecnico.
Nel Cinquecento, in seguito all’introduzione delle armi da fuoco, le strutture fortificate vengono ammodernate e rinforzate. La finalità del nostro studio si è rivolta a indagare cosa accade a livello architettonico a tali strutture, che nascono per la difesa e in molti casi si trasformano in edifici di rappresentanza.
Alcune tra esse, come il Castello di Stenico, mantengono anche l’aspetto fortificatorio, altre si trasformano invece in residenze belle da vedere, confortevoli, raffinate come Castel Valer. In altri casi, come succede per Castel Noarna o per il Castello di Nomi, la nobiltà si trasferisce in città e il castello non viene più utilizzato come dimora.
Assistiamo, inoltre, a un adeguamento dal punto di vista della residenzialità con la costruzione di nuovi corpi di fabbrica. Diverse strutture – Castel Toblino, Castel Madruzzo, il Castello di Nanno, Torre Franca di Mattarello - presentano una modalità costruttiva simile perché i committenti si scambiano non solo notizie su tecniche e procedure, ma anche le maestranze.
Nel mio intervento, analizzerò gli aspetti legati alla cantieristica, quali la lavorazione e l’approvvigionamento di pietre e legnami. La collega Marina Botteri, invece, si occuperà di creare un percorso per immagini. Tanti gli artisti che fanno parte di questo excursus, molti noti come Romanino e Dosso. Rimaneva da indagare in modo più approfondito la figura di Marcello Fogolino, che si sapeva essere stato presente in determinati anni a Trento.
La ricerca ha portato alla scoperta di motivi inediti a Castel Toblino che permettono di arretrare la datazione circa la presenza dell’artista in Trentino. Botteri ripercorrerà le tappe del maestro vicentino nella nostra provincia, utilizzando sia gli affreschi del Buonconsiglio, ricordiamo in particolare l’ornamentazione della Camera terrena del Torrione, sia di altri edifici quali il Palazzo assessorile di Cles e della Magnifica comunità di Fiemme: Riferimenti provengono anche da fuori Trentino, ad esempio dal ciclo pittorico del Castello di Malpaga, nei pressi di Bergamo, e da Palazzo Roverella di Ascoli Piceno - conclude Azzolini".
05/11/2015