Pergine Festival
Tra il 6 e il 15 luglio la 43esima edizione all'insegna della partecipazione e di un maggior radicamento sul territorio
Da quest’anno Pergine spettacolo aperto sarà semplicemente Pergine Festival. Lo annuncia la nuova direttrice artistica Carla Esperanza Tommasini: "abbiamo deciso di semplificare la nostra comunicazione, di renderci più diretti e accessibili", spiega in tal senso guardando da una duplice prospettiva alla 43esima edizione, che si svolgerà tra il 6 e il 15 luglio a Pergine Valsugana.
“Da un lato proseguiamo con il lavoro sviluppato nelle precedenti edizioni in direzione di un sostegno all’innovazione e alla sperimentazione in campo artistico" - afferma durante la presentazione nell'ambito di Cultura Informa, cui insieme a lei intervengono il vicepresidente dell'Associazione “Pergine Spettacolo Aperto”, Michele Andreaus, l’assessora comunale alla Cultura, Elisa Bortolamedi, il dirigente del Servizio Cultura Claudio Martinelli, che si sofferma in particolare sull’iniziativa “La vetrina delle idee” che vede la Provincia autonoma in prima fila nel sostenere un progetto che si propone di mettere in contatto le realtà artistiche del Trentino con strutture organizzative capaci di consentirne la circuitazione sul territorio nazionale.
"Dall’altro lato - prosegue la direttrice - abbiamo ravvisato la necessità di un maggiore radicamento sul territorio attraverso lo sviluppo di relazioni con la comunità. Siamo partiti da qui invitando la comunità allo scambio e alla partecipazione. L’obiettivo è di indagare cosa stia alla base delle relazioni umane in un’epoca come la nostra caratterizzata da confusione e da un acuirsi delle chiusure a vari livelli. Un contesto in cui affiora un bisogno emotivo fondamentale dell’essere umano in rapporto al collettivo: che cosa ci fa sentire parte di un gruppo, di una coppia, di una comunità, che cosa facilita la creazione di una comunità inclusiva e aperta all’ascolto? - si interroga.
A questi quesiti cercheranno di rispondere gli artisti con i diversi linguaggi dell’arte, dal teatro a musica, danza, concerti, conferenze, riflessioni - aggiunge -. Quest’anno gli artisti riusciranno a trasformare anche i luoghi nei veri protagonisti, indagando la dimensione partecipativa a vari livelli” - conclude la direttrice, entrando poi nel vivo della densa programmazione del festival, che si trova in forma completa al sito http://www.perginefestival.it/programma-festival/ .
Tra le iniziative segnaliamo Atlas Pergine, Un atlante umano del perginese a cura di Elisa d’Ippolito che, partendo dall’idea che la realtà comunitaria sia un’unità viva, complessa e di natura eccedente rispetto alle sue singole componenti, si pone l’obiettivo di attuare un’esplorazione fotografica atta a scomporre e ricomporre la mappatura umana del paese.
Un invito a costruire nuove relazioni parte dalla prima nazionale A Manual on Work and Happiness della compagnia portoghese mala voadora con testo di Pablo Gisbert: un'indagine sul rapporto tra lavoro e felicità costruita in forma di manuale. Venti abitanti di Pergine parteciperanno ad una residenza artistica per la produzione dello spettacolo, in scena il 6 luglio alle 21 al Teatro Comunale. In linea con questa dimensione partecipativa la regista friulana Eleonora Pippo porterà a Pergine la sua creazione people-specific Le ragazzine stanno perdendo il controllo. La società le teme. La fine è azzurra, tratta dall’omonimo fumetto di Ratingher e co-creato con un gruppo di ragazzine locali under 18 (venerdì 13 luglio, ore 20.30, Teatro Don Bosco).
Uno speciale appuntamento a sostegno della creatività locale sarà dedicato a La vetrina delle idee, progetto frutto della collaborazione tra Servizio attività culturali della Provincia autonoma di Trento, Fondazione Caritro, Associazione per il Coordinamento Teatrale Trentino e Unione Interregionale Triveneta Agis: tre studi teatrali delle compagnie selezionate attraverso il bando promosso dal progetto – TrentoSpettacoli, EvoèTeatro e Incontri internazionali di Rovereto – Oriente Occidente – saranno presentati in anteprima al Teatro Don Bosco martedì 10 luglio alle 20.30.
In proposito il dirigente del Servizio attività culturali Claudio Martinelli sottolinea: "La Vetrina delle idee è un progetto cui teniamo molto, mutuato da un format della regione Lombardia con l'obiettivo di mettere in contatto le produzioni culturali con chi le dovrebbe acquistare, le compagnie del Trentino con chi dovrebbe circuitare le produzioni su un palcoscenico più ampio".
E, a proposito di Pergine Festival, Martinelli osserva: "Mi ha sempre colpito la capacità della rassegna di proporre nuovi soggetti di riflessione, nella convinzione che la cultura abbia anche la funzione di sensibilizzare le persone a essere consapevoli delle proprie decisioni. La responsabilità, in tal senso, fa capo agli operatori culturali più che alle politiche. Mettere al centro come fa quest'anno Pergine Festival il tema dell'appartenenza che rimanda a quelli di identità e inclusione rappresenta una scelta che fa della cultura lo spazio entro cui rendere pubblico questo argomento attraverso i meccanismi dell’arte".
A fare da cornice al ricco programma c'è il progetto Foresta urbana, nel cuore di Pergine, uno spazio temporaneo e punto d’incontro del pubblico del Festival, che mira a reinventare ed abitare lo spazio urbano attraverso un calendario di eventi gratuiti ed accessibili: interventi artistici, momenti di approfondimento, performances, concerti e dj-set.
06/06/2018