Progetto STABAT - Stampe antiche della Biblioteca comunale di Trento
32.000 scatti fotografici ad altissima risoluzione: un progetto che intende valorizzare l'archivio della produzione editoriale trentina tramite la digitalizzazione
Il progetto STABAT - Stampe antiche della Biblioteca comunale di Trento intende valorizzare l'archivio della produzione editoriale trentina tramite la digitalizzazione, la descrizione analitica del contenuto e degli aspetti materiali, nonché l'analisi dei possessori di tutte le edizioni a stampa pubblicate in Trentino nel corso dei secoli XV-XVII, conservate dalla Biblioteca comunale di Trento e dall'Archivio storico del Comune di Trento.
La valorizzazione della produzione libraria trentina permette di ricostruire sia l'archivio culturale locale, dal momento che una comunità si caratterizza anche – se non soprattutto – dai libri che ha stampato e saputo conservare, sia l'archivio della prima realtà proto-industriale, rappresentata storicamente dalle officine degli stampatori.
Circa un quarto delle edizioni in questione è costituita da testi giuridici e normativi, quali ad esempio: Statuti clesiani (1528), dei mercanti di Trento (1585), della Valle del Ledro (1590), di Rovereto (1617), dei Quattro Vicariati (1619) e di Nago e Torbole (1683), che rappresentano le fonti normative e, insieme, i materiali indispensabili per la conoscenza della storia amministrativa, economica e politica locale.
Con il progetto si realizzeranno circa 32.000 scatti fotografici ad altissima risoluzione che, con i relativi metadati, permetteranno di conservare e preservare questo importantissimo fondo della Biblioteca, garantendo alla stessa di collocarsi in una posizione avanzata nel contesto nazionale della digitalizzazione di edizioni antiche. La Biblioteca comunale di Trento e l'Archivio storico comunale conservano 350 delle 668 superstiti edizioni stampate nel Trentino nell'arco cronologico 1481-1700. La raccolta si compone di 2 incunaboli, 77 cinquecentine e 271 seicentine; quanto alla lingua, 197 edizioni sono in volgare, 133 in latino (di cui 2 con parte del testo in volgare e 1 con parte del testo in greco) e 20 in ebraico.
Partner del progetto
STABAT è stato reso possibile grazie al finanziamento della Fondazione Caritro (Bando Archivi 2014) e al cofinanziamento dei due principali partner del progetto, che hanno messo a disposizione anche il lavoro e le competenze di personale interno: Biblioteca comunale di Trento e Università degli studi di Trento - Dipartimento di Lettere e Filosofia. Gli altri partecipanti a STABAT sono la Soprintendenza per i Beni culturali della Provincia autonoma di Trento, che ha messo a disposizione il repository GMM (Gestione multimedia) quale luogo di conservazione delle riprese fotografiche ad alta risoluzione e le competenze dei funzionari per definire con la Biblioteca le caratteristiche tecniche e le modalità operative di digitalizzazione, e University of St Andrews (Scotland), School of History, USTC – Universal Short Title Catalogue, che inserirà nel proprio database i link alle schede di descrizione STABAT.
Il responsabile del progetto è il direttore della Biblioteca comunale di Trento; i referenti dei partner sono: Andrea Comboni (Università di Trento), Armando Tomasi (Soprintendenza), Andrew Pettigree (USCT). L'esecuzione del progetto (postproduzione delle immagini, descrizione delle edizioni, creazione delle versioni digitali delle edizioni) è stata curata da Matteo Fadini, assegnista di ricerca del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'ateneo trentino.
la locandina dell'evento: http://www.stabat.it/sites/default/files/Locandina-STABAT-rev.pdf
14/05/2015