Segnali di guerra
A Le Gallerie di Piedicastello l'arte intesa come canale privilegiato di narrazione visiva e libertà espressiva
Ormai sono decenni che assistiamo a continui eventi di guerra, causati da conflitti che rivelano di volta in volta l'incapacità degli stati sovrani di risolvere diplomaticamente le controversi politiche internazionali, causando drammi umani, spesso inspiegabili, alle società civili. Sembra che la conoscenza storica della guerra con le sue drammatiche conseguenze sull'umanità non sia riuscita ancora oggi a fare breccia nel pensiero dell'uomo, nonostante il tentativo di molti paesi di superarla definitivamente e che, come l'Italia, hanno affermato nella loro Costituzione (art. 11) di essere contro la guerra, ammettendola soltanto come difesa.
Da anni assistiamo ad eventi di guerra e conseguenti drammi umani. Essi incombono in modo nuovo, con nuove forme ma potentemente incisivi al punto di modificare il modus viventi delle socieà civili e prefino le relazioni sociali, paventando nuovi pericoli e alimentando diffidenza e paura. Tutto questo amplificato dai nuovi mezzi di comunicazione, che hanno trasformato velocemente la società in senso globale e hanno modificato sia i modi di comunicazione che quelli delle relazioni umane, annullando la dimensione spazio-temporale ed accelerando tutti i processi, economici e culturali, in senso digitale, cosicché ciò che accade dall'altra parte del mondo oggi è virtualmente presente, comunicabile e visibile in tempo reale nel luogo in cui si vive. Tramite i mass-media i conflitti e drammi di guerra entrano prepotentemente in tempo reale nelle nostre case, nella nostra vita, sollecitando il nostro coinvolgimento che di tali eventi fa esperienza e ricordo. Tramite i mass-media, quindi, la guerra negli anni è diventata un fenomeno sociale, con riflessi inevitabili anche sulla cultura, sull'arte sul costume e sull'immaginario collettivo.
Da tali considerazioni nasce l'idea di una mostra d'arte sul tema della guerra il cui racconto, sia storico che contemporaeo, cambia linguaggio, diventa artistico e la narrazione diventa visione. Nella mostra Segnali di guerra artisti di fama nazionale ed internazionale raccontano la propria personale visione della guerra, mediante opere pittoriche, fotografiche, scultoree ed installazioni. Sarà quindi un momento di riflessione dell'arte contemporanea su tale tema, ed espressione di una particolare voce corale, differente e perfino dissonante del raccconto visivo. L'arte quindi intesa come canale privilegiato di narrazione visiva e libertà espressiva in cui artisti diversi, con punti di vista e stili differenti, dialogano tra loro e si relazionano all'interno degli spazi museali de Le Gallerie di Piedicastello a Trento.
07/10/2016