Si slancian nel cielo
Il Mistero dei Monti si arricchisce di un'intensa pagina: Nichetti, Iacona, Stella, don Ciotti tra gli ospiti dal 4 al 18 agosto a Campiglio
“Si slancian nel cielo”: è questo l'incipit della quindicesima edizione del festival Mistero dei monti. “Un'immagine che – come scrive Roberta Bonazza, curatrice dell’iniziativa con Giacomo Bonazza - apre lo sguardo alle guglie svettanti, punto d'arrivo dell'emersione generativa della montagna dalla terra”.
Promosso dall’Azienda per il Turismo SpA Madonna di Campiglio, Pinzolo, Val Rendena, come da tradizione tra il 4 e il 18 agosto il festival porta a Madonna di Campiglio (un unico appuntamento sarà a Pinzolo) giornalisti, intellettuali, storici dell’arte, che metteranno al centro della riflessione il tema dello “slancio” come momento di impegno nel raggiungimento di obiettivi che escono dalla dimensione individuale, “un elevarsi di storie di chi indaga oltre le apparenze, nella direzione della conoscenza e del rispetto del pianeta”.
Si inizia il 4 agosto al salone Hofer, ore 17, con “Slanci giornalistici, Il coraggio delle domande”, con Riccardo Iacona, giornalista conduttore di Presa Diretta su RAI 3, che in uno dei diversi premi ricevuti per il suo slancio e coraggio nell'affrontare i temi spinosi dell'attualità è stato definito: «Spirito libero e indipendente è riuscito, con coraggio e con tenacia, a trovare un suo stile e un suo personale percorso giornalistico, fatto di inchieste approfondite e di reportage dal grande impatto. Ha spaziato dalla sanità al mercato immobiliare, alla ricerca scientifica, raggiungendo punte d'ascolto sorprendenti. È uno dei pochi, grandi interpreti rimasti di quel giornalismo d'inchiesta che rischia di scomparire dalla nostra televisione».
Il 7, Sala della Cultura, ore 17.30, si parlerà di “Slanci letterari. La scrittura come cammino” con Enrico Brizzi, scrittore Presidente del Premio ITAS Montagnavventura.
Appuntamento denso di interesse quello di mercoledì 9, Salone Hofer, ore 17.30, con Don Luigi Ciotti, Fondatore del Gruppo Abele e dell'Associazione Libera contro la mafia che proporrà “Lo slancio della legalità. Una voce a favore degli ultimi”. "Sono solo un cittadino che sente prepotente dentro di sé il bisogno di giustizia": bastano queste parole per capire in quale direzione cammina il passo di don Luigi Ciotti, non solo un sacerdote, ma “un onesto cittadino al servizio della gente, di tutti coloro che chiedono aiuto e di chi non è capace o, peggio, non può”.
Il programma procede in modo serrato il giorno seguente con uno sguardo poco conosciuto su Kafka. Alle 17.30 in sala della cultura ci sarà la filosofa Laura Boella che racconterà gli “Slanci femminili. Milena Jesenska e la montagna di Kafka”. Milena Jesenská, che con Kafka intrattiene uno scambio epistolare, è giornalista, scrittrice e intellettuale attiva e impegnata. Aderisce al Partito Comunista nel 1931, ma dopo pochi anni lo abbandona per protesta contro il regime bolscevico. Viene arrestata a Praga all’arrivo dei tedeschi e deportata nel campo di concentramento femminile di Ravensbrück, dove muore nel 1944.
Venerdì 11 poi, Salone Hofer, ore 17.30, con “Patria, patrie, patrimonio Lo slancio della bellezza” è atteso l’intervento di Gian Antonio Stella, giornalista del Corriere della Sera e scrittore, mentre il giorno seguente, invariati ora e luogo, Flavio Caroli narrerà lo”slancio dell’arte. Storia di artisti e di bastardi”: il racconto ripercorrerà gli anni sessanta, settanta e ottanta, in cui per un giovane e appassionato storico dell’arte non era sufficiente lo studio rigoroso e libero degli antichi maestri; bisognava partecipare, e attivamente, alla scena dell’arte contemporanea, quella brillante società mondana fatta di artisti e mecenati, geni e farabutti, attrici, stilisti, Biennali e viaggi.
Tra gli altri “slanci” affrontati dal festival, di molta attualità è quello del “prendersi cura. Invecchiare bene”, presentato da Marco Trabucchi, Università Tor Vergata, Roma (il 13) mentre pieno di energia sarà lo “slancio cinematografico” proposto da mercoledì 16 da Maurizio Nichetti. «Ho cercato, in tutti i miei film, di trasmettere storie e raccontare personaggi, ma soprattutto di descrivere emozioni» - spiega il regista.
01/08/2017