TanzaMia. Il fornello migliore funziona col cuore

Muse e Dolomiti Energia insieme per un progetto di sostenibilità ambientale e sociale nella Valle del Kilombero, in Tanzania 

TanzaMia. Il fornello migliore funziona col cuore: è all’insegna di questo motto che Muse e Dolomiti Energia si impegnano in un progetto per migliorare le condizioni di vita in Tanzania e salvaguardare l’ambiente. A partire da dicembre, Dolomiti Energia offre infatti la possibilità di attivare un nuovo “contratto solidale”con l’obiettivo di aumentare il benessere e la qualità della vita in Tanzania.

Nella Valle del Kilombero in Tanzania, da più di 10 anni il Muse gestisce una stazione permanente di ricerca e monitoraggio ecologico e l’associazione Mazingira svolge attività di sensibilizzazione ambientale e progetti di cooperazione internazionale con la popolazione, le famiglie e le scuole. In questo contesto si inserisce ora TanzaMia - l’offerta per la fornitura di energia e gas per le famiglie che avrà validità nazionale e permetterà a quanti aderiranno di avere uno sconto in bolletta e di usufruire della fornitura di energia elettrica pulita prodotta solo da fonti rinnovabili. Per ogni contratto attivato e per ogni anno di durata della fornitura, Dolomiti Energia donerà 10 euro per alimentare un fondo destinato a fornire alle popolazioni della Tanzania un fornello ad alta efficienza energetica.

Il presidente del Muse Marco Andreatta ricorda in tal senso l’importanza “dal punto di vista ambientale di questo progetto che limita il taglio dei boschi attorno ai villaggi, apportando al contempo una qualità domestica superiore”, mentre il rappresentante di Dolomiti energia esprime “l’entusiasmo per lo sviluppo di una partnership con il Muse attorno all’idea di sostenibilità, e l’unione su tre principali aspetti: economico, ambientale e della sostenibilità sociale. Siamo impegnati verso il terzo settore per mettere a disposizione soluzioni energetiche che consentano di riutilizzare il fund raising a favore delle associazioni che sosteniamo - precisa -. Il progetto si sviluppa attorno a principi di sostenibilità ambientale, e dal punto di vita sociale per ogni contratto sottoscritto verrà erogato un contributo annuo di dieci euro. L’offerta che abbiamo costruito, sia di elettricità sia di gas, prevede uno sconto dal 9 al 12% (il 12 per chi rinuncia alla bolletta cartacea)" - conclude.

Antonia Caola del Muse ricorda che il progetto "è perfettamente in linea con gli obiettivi del museo e con la sua missione, in connessione con i diciassette obiettivi sostenibili dichiarati dall’Onu per il 2030. La sostenibilità è la caratteristica di questo progetto che si lega a qualcosa di più antico. Da quindici anni il Muse si occupa infatti di fare ricerche ambientali in Tanzania, in collaborazione con le popolazioni locali. In quelle zone si è identificato uno dei trentaquattro hotspot di biodiversità presenti al mondo, è prezioso conservarne le tracce per il futuro. Un progetto che alla sostenibilità coniuga l’impegno a contribuire all’emancipazione della popolazione locale, in particolare di quella femminile".

Nello specifico del progetto entra la ricercatrice Silvia Ricci: "Si tratta di un'idea che concretizza, qualcosa che volevamo fare dal 2010, quando un gruppo di ricercatori del Muse ha sentito l'esigenza di collaborare in maniera fattiva con le comunità locali per raggiungere una conservazione condivisa da tutti. Il nome dell'associazione Mazingira significa appunto 'ambiente'. Dal 2011 abbiamo iniziato a lavorare con le persone del luogo e stiamo portando avanti questo progetto focalizzato sull'energia, affidato allo slogan 'adotta una stufa', ma ci servivano le risorse. Abbiamo svolto una promozione casa per casa su sistemi efficienti, che dovrebbero svincolare dall'utilizzo massiccio di carbone e legno, ma si parla anche di salute. I più recenti studi attestano infatti che sono più di tre milioni le persone a morire per fumi domestici dovuti a tradizionali metodi di cottura, più di quante muoiono per malaria. Oltre a importanti benefici per la salute, si tratta di attività generatrici di reddito, perché questa tecnologia dovrebbe diventare fonte di occupazione per la popolazione locale, con la finalità di creare un indotto economico. È stato messo a punto un sistema particolare di fornello, disponibile in varie forme" - conclude.

approfondimenti  

Il 98% della popolazione rurale,in Tanzania, utilizza la legna da ardere come fonte primaria di energia. Questo sfruttamento porta alla deforestazione di circa 250,000 ettari ogni anno. Un caso paradigmatico di tale situazione si ha nella Valle del Kilombero, ai piedi dei Monti Udzungwa, le cui fertili piane alluvionali dalle elevate potenzialità agricole hanno attirato fin dagli anni ’70 immigranti da ogni parte del paese. La valle giace ai piedi di antichissime foreste pluviali, dove la biodiversità è fra le più alte del pianeta. Le comuni pratiche di abuso delle popolazioni locali, i cui effetti disastrosi sono documentati in altre aree della Tanzania, alterano in maniera irreversibile la foresta, causando la perdita o il malfunzionamento dei servizi ecosistemici con una conseguente ricaduta negativa sulle risorse naturali fornite: senza foreste l’area dei Monti Udzungwa si impoverirebbe di colpo, ponendo le popolazioni locali in situazioni di emergenza e vulnerabilità critiche.

Per proteggere tali foreste, nel 1992 è stato istituito il Parco Nazionale dei Monti Udzungwa. Per le comunità locali la creazione del Parco ha imposto vincoli stringenti all’accesso alle risorse forestali, in particolare la legna da ardere, reperibile in grande quantità nell’area protetta. Ciò ha immediatamente creato una situazione di emergenza, perché ha imposto l’acquisto di combustibile alternativo (fascine di legna, carbone, kerosene) il cui prezzo è salito vertiginosamente.

La spesa che una famiglia media deve affrontare a settimana è di circa € 3-5 per due fascine di legna o due secchi di carbone. Il kerosene per una settimana è ancora più costoso: circa € 3,5 sono necessari ad acquistare 3 litri di carburante utili per 7 giorni. Queste spese energetiche sono spesso insostenibili per famiglie già molto povere.

Le scarse risorse presenti all’esterno del Parco, perlopiù alberi da frutto che vengono sacrificati per fare legna, vengono utilizzate in maniera poco efficiente e non sostenibile. Il metodo più diffuso per cucinare è ancora il fuoco con tre pietre che disperde dal 50% fino al 70% del calore prodotto (Global Alliance for Clean Cookstoves) e produce grandi quantità di fumo dannose alla salute, specialmente di donne e bambini (Smith et al. 2000). Si calcola infatti che nel mondo circa 3 milioni di persone all'anno muoiano per gli effetti diretti e indiretti dei fumi domestici. Inoltre donne e bambini spendono gran parte delle loro giornate nella raccolta di legna da ardere, tempo che viene sottratto ad altre attività domestiche, al lavoro retribuito e allo studio e che compromette lo sviluppo femminile e, a cascata, quello dell'intera comunità.

Per risolvere tutti questi problemi e ridurre il degrado dell'ambiente, Mazingira promuove nei villaggi della valle del Kilombero tecnologie semplici e a basso consumo energetico che utilizzano combustibili alternativi e migliorano la vita di tutti:

Forni a terra cruda, fornelletti in lamiera Mayon Turbo Stove alimentati con pula di riso, briquettes, cesti e/o borse coibentati.

Queste tecnologie sono più efficienti, sicure e facili da usare, migliorano la salute e la ricchezza della famiglia, la pulizia della cucina e le pentole, riducono i costi di cottura e il tempo trascorso nella raccolta di legna da ardere, diminuiscono la deforestazione, il degrado ambientale e il riscaldamento globale.

Tutte queste tecnologie vengono prodotte localmente dalla comunità, incentivando l'economia locale e lo sviluppo sostenibile. Infatti, tecnici donna di Mazingira appositamente formate promuovono e costruiscono alcune di queste tecnologie casa per casa (forni a terra cruda, wonderbag e wonderbaskets, briquettes), mentre fabbri locali costruiscono i fornelletti in lamiera.

Ognuna di queste opzioni ha dei vantaggi importanti per la popolazione e, in particolare, per le donne che tradizionalmente si dedicano ai lavori domestici.

In particolare, il Progetto TanzaMia punta sulla tecnologia dei fornelletti in lamiera, MAYON TURBO STOVE (MTS), i cui vantaggi sono:

  • L’economicità: I combustibili usati per MTS sono spesso gratuiti. L'acquisto del fornelletto è di circa € 25, rispetto a € 45-150 per la cottura con legna da ardere o carbone.
  • L’alta efficienza e combustione pulita: facile da accendere, combustione pulita e cuoce rapidamente.
  • La Bollitura veloce: 1 litro di acqua può bollire in 6-7 minuti.
  • La Salute: MTS può essere utilizzato all'aperto e, se correttamente utilizzato, è privo di fumo e non causa malattie legate al fumo.
  • A basso impatto ambientale: utilizzando biocarburanti alternativi e sottoprodotti agricoli, MTS riduce i cambiamenti climatici, l'inquinamento domestico delle famiglie, il degrado ambientale e la deforestazione.
  • Comodo da usare: basta battere con uno stecco per alimentare la fiamma circa ogni 7-10 minuti.
  • Basso consumo di carburante: Circa 2,5 sacchi (25 kg) di riso / famiglia / settimana, la stufa consuma circa 1,2 - 1,5 kg di pula di riso all'ora.
  • Utilizza una varietà di biocarburanti: molti combustibili gratuiti possono essere utilizzati in combinazione con la pula di riso, tra cui le bucce di granturco, arachidi, i gusci di cacao, di noce di cocco e la segatura.
  • Sicurezza: una struttura forte ad anelli assicura la stabilità ottimale della pentola.
  • Portatile e leggero: costruzione in acciaio, di peso di circa 4 kg; può essere utilizzato sia all'interno che all'aperto.
  • Altri vantaggi: le ceneri possono essere utilizzate come fertilizzanti del terreno, materiali di pulizia per pentole e padelle e repellenti per insetti attorno alla base delle piante, MTS riduce il carico di legna da ardere sulle donne.

Gruppo Dolomiti Energia

Il Gruppo Dolomiti Energia con 1400 dipendenti e un fatturato consolidato nel 2016 di 1,3 miliardi di euro è una delle principali realtà multiutility italiane. Attivo in tutta la filiera energetica è uno dei primi produttori italiani di energia idroelettrica. Il Gruppo integra anche servizi nell’ambito del ciclo idrico, del teleriscaldamento e dei servizi ambientali.

Dolomiti Energia, con un impegno concreto per l’ambiente, oltre a fornire gas ed energia a clienti in tutta Italia, è specializzata nel prodotto “100% energia pulita”. Un’energia tutta italiana, prodotta grazie alla potenza dell’acqua che alimenta le centrali idroelettriche sulle Dolomiti.

Il MUSE Museo delle Scienze di Trento

Il suo compito è di interpretare la natura, a partire dal paesaggio montano, con gli occhi, gli strumenti e le domande della ricerca scientific​a, cogliendo le sfide della contemporaneità, invitando alla curiosità scientifica e al piacere della conoscenza per dare valore alla scienza, all'innovazione, alla sostenibilità. Il Muse è l’unico museo ad avere una sede permanente all’estero, in Tanzania.


20/12/2017