Trentino Young Scientist Challenge: ecco i vincitori

Il gruppo “Macchina di Galton” di Levico vince la sfida: premiati i migliori progetti delle scuole medie partecipanti 

[ foto Roberto Bernardinatti, Università di Trento]

46 progetti selezionati tra diverse discipline; 12 giurati, circa 200 studenti in gara: al Dipartimento di Lettere e
Filosofia dell’Università di Trento si è svolta venerdì la sfida finale della Trentino Young Scientists Challenge. L’iniziativa, arrivata alla sua seconda edizione, ha visto impegnate tutte le classi di tre istituti secondari di primo grado – “G. Bresadola” di Trento, Istituto comprensivo di Levico Terme e “dell'Argentario” di Cognola – che da ottobre scorso hanno lavorato, per piccoli gruppi e con la supervisione di un insegnante, alla presentazione di un progetto sperimentale di ricerca che oggi hanno illustrato pubblicamente davanti a dodici giurati, individuati tra i docenti dell’Ateneo, i ricercatori della Fondazione Bruno Kessler e del Cosbi e i rappresentanti dei partner
(Trentino Sviluppo, Confindustria Trento) e degli sponsor (oom+, Casse Rurali Trentine, Ranstad e Manpower).

«Gli studenti e le studentesse che hanno partecipato – spiega Giulia Selmi, coordinatrice dell’iniziativa – hanno avuto l’occasione di acquisire una maggiore familiarità con il mondo scientifico e con il lavoro di gruppo. Hanno vestito i panni dei ricercatori e delle ricercatrici confrontandosi con il metodo sperimentale».

Il progetto è partito a ottobre dello scorso anno con lo studio dei progetti nelle varie classi. Negli open day, che si sono tenuti nelle scuole da dicembre, ogni scuola ha presentato i propri progetti e una giuria di esperti/e del territorio ha seleziona quelli ritenuti migliori. Fino alla fase conclusiva.  

Tutte e tre le scuole hanno ricevuto dalle mani del rettore dell’Università di Trento, Paolo Collini, il premio “Sostieni la ricerca - Trentino Young Scientists challenge” con un buono acquisto per materiale scolastico offerto dalle Casse Rurali Trentine.

Ad aggiudicarsi il primo premio, è stato il gruppo “Macchina di Galton” di Levico, mentre il secondo è stato vinto dal gruppo “Uova sotto pressione” di Cognola.

L’esperienza trentina, giunta alla seconda edizione, prende spunto dall’iniziativa internazionale “Young Scientist” finalizzata ad avvicinare i ragazzi della scuola secondaria di primo grado al mondo scientifico attraverso l’approccio
metodologico del “learning by doing” (imparare facendo). Il progetto intende aiutare studenti e studentesse ad acquisire, lavorando in gruppi efficaci e cooperativi con il supporto di insegnanti in caso di necessità, competenze cognitive attraverso la tecnologia e le scienze con l’obiettivo di stimolare in loro creatività, pensiero critico,
collaborazione e comunicazione. Due gli elementi innovativi di questa seconda edizione. Giovani ricercatori e ricercatrici dell’Ateneo di Trento e della Fondazione Bruno Kessler hanno realizzato laboratori con le classi per valorizzare l’esperienza diretta. Inoltre è stata richiesta un’attenzione particolare per avvicinare alle discipline
scientifiche le ragazze, superando divari e stereotipi di genere.

Il progetto e maggiori informazioni sono disponibili su: http://events.unitn.it/tysc2015

Ufficio stampa Unitn

19/04/2016