Una stanza tutta per sé

"Fra cento anni, d'altronde, pensavo giunta sulla soglia di casa, le donne non saranno più il sesso protetto" (Virginia Woolf, 1929)

"Fra cento anni, d'altronde, pensavo giunta sulla soglia di casa, le donne non saranno più il sesso protetto. Logicamente condivideranno tutte le attività e tutti gli sforzi che una volta erano stati loro negati. La balia scaricherà il carbone. La fruttivendola guiderà la macchina. Ogni presupposto basato sui fatti osservati quando le donne erano il sesso protetto sarà scomparso; ad esempio (in strada stava passando un plotone di soldati) l'idea che le donne, i preti e i giardinieri vivano più a lungo. Togliete questa protezione, esponete le donne agli stessi sforzi e alle stesse attività, lasciatele diventare soldati, marinari, camionisti e scaricatori di porto, e vi accorgerete che le donne muoiono assai più giovani e assai più presto degli uomini; cosicché si dirà: 'Oggi ho visto una donna', come si diceva 'Oggi ho visto un aereo'. Può accadere qualunque cosa quando la femminilità cesserà di essere un'occupazione protetta, pensavo, aprendo la porta" (Virginia Woolf, Una stanza tutta per sé).

E' il 1929, sono quasi passati quindi cent'anni da quando Virginia Woolf pubblica Una stanza tutta per sé, saggio che ricostruisce la storia letteraria della donna, rivendicando un ruolo attivo nella cultura. Un'opera che ancora oggi stupisce per la sua lucidità di analisi e per la sua capacità di dialogare con il contemporaneo. L'autrice inglese istituisce un binomio tra il disporre di una "stanza tutta per sé" e libertà di espressione, come a dire se la donna non dispone di un proprio spazio, anche fisico, come può elaborare e far conoscere il suo pensiero?   

Dopo il debutto a Trento, «Una stanza tutta per sé», lo spettacolo prodotto da MULTIVERSOteatro e tratto dall’opera di Virginia Woolf, tra i vincitori del bando Off/Sanbapolis Residenze Diffuse 2015, torna in scena con un tour che lo vedrà girare in diversi teatri in provincia di Trento. 

Si tratta di un monologo che tra riflessione e ironia affronta i temi della creatività al femminile, dell'emancipazione attraverso l'indipendenza economica e del riconoscimento del talento.

Le repliche dell’autunno 2016 si terranno a partire dal 21 ottobre  e per il mese di novembre. Nella primavera 2017 lo spettacolo sarà l’11 marzo al teatro di Mori e altre date sono in corso di definizione. La prima replica fuori regione si terrà invece il 31 marzo e 1 aprile al Teatro Ariberto di Milano.

 

• Venerdì 21 ottobre 2016, ore 20.45 Teatro Valle dei Laghi, Vezzano

• Mercoledì 26 ottobre 2016, ore  20.30 Teatro parrocchiale di Verla di Giovo

• Mercoledì 9 Novembre 2016, ore 20.30 Teatro di Albiano

• Mercoledì 16 novembre 2016, ore 20.45 Teatro Zandonai, Rovereto

• Martedì 22 novembre 2016, ore 10.30 Teatro del Centro Scolastico di Borgo Valsugana (per le scuole)

• Sabato 26 Novembre 2016, ore 21 Teatro Casa della Comunità di Nago

 

Regia e adattamento drammatirgico: Michela Embrìaco; Attrice: Michela Embrìaco; Nel video-ritratto di Judith Shakespeare: Chiara Maria Cattani; Scenografia e costumi: Giusi Campisi; Partitura luci: Mariano Detassis; Immagini video, fotografia: Pierluigi Cattani Faggion; Tecnico luci: Luca Brun; Scenotecnica: Massimo Milanaccio

Spettacolo prodotto da MULTIVERSOteatro con il sostegno di: OFF/Sanbàpolis - Residenze diffuse 2015; Centro Servizi Culturali S. Chiara, Opera Universitaria,  Spazio OFF; Commissione provinciale Pari Opportunità tra donna e uomo


21/10/2016