La guerra in casa

La rassegna estiva «Sentinelle di pietra – Incontri sul futuro della memoria nei forti del Trentino», promossa dal Servizio Cultura della Provincia autonoma di Trento e organizzata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara proseguirà sabato 22 agosto con uno spettacolo programmato a Forte Pozzacchio in Vallarsa. 

Teatro di Prosa
[ www.teatrincorso.com]

Compagnia Teatrincorso
La guerra in casa
Regia e drammaturgia: Elena R. Marino
Interpreti: Silvia Furlan, Silvia Libardi, Chiara Superbi

“La guerra in casa” racconta la Grande Guerra da un punto di vista inedito, importante perché diffuso, anche se trascurato, sconosciuto: quelle delle donne di una terra di confine. Lo racconta con le loro voci, con l’emozione che è intelligenza delle cose più profonda, visione d’insieme e nei dettagli, intuizione dei nessi. Voci femminili lottano per farsi udire, per raccontare la loro versione della Grande Guerra, lo sconvolgimento che ha segnato irrevocabilmente l’Europa e il mondo. C’era una guerra dentro la guerra, o molte guerre che esplodono dentro quella apparente. E mentre si combatte per il territorio, e si fanno esplodere proiettili e bombe, nelle retrovie si combatte una guerra su molti più fronti: per la giustizia e la verità, per il senso d’umanità, per la dignità dell’essere umano in quanto tale. Idealmente al fronte con i loro uomini, ma nella realtà assorbite da combattimenti quotidiani per strappare allo sfacelo brandelli di vita, così le donne, mentre tentano di difendere la famiglia e se stesse dall’apocalisse, rimangono testimoni di una lotta profonda, universale, definitiva: quella per il senso delle cose, per la dignità dell’uomo.

La rassegna estiva «Sentinelle di pietra – Incontri sul futuro della memoria nei forti del Trentino», promossa dal Servizio Cultura della Provincia autonoma di Trento e organizzata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara proseguirà sabato 22 agosto con uno spettacolo programmato a Forte Pozzacchio in Vallarsa. Si tratta de «La guerra in casa», una produzione della Compagnia Teatrincorso di cui  Elena Marino ha curato la drammaturgia e la regia. Ne sono interpreti Silvia Furlan, Silvia Libardi e Chiara Superbi.

«La guerra in casa » racconta la Grande Guerra da un punto di vista inedito, quello delle donne di una terra di confine. Lo racconta con le loro voci, con l’emozione che è intelligenza delle cose più profonda, visione d’insieme e nei dettagli, intuizione dei nessi.

Voci femminili lottano per farsi udire, per raccontare la loro versione della Grande Guerra, lo sconvolgimento che ha segnato irrevocabilmente l’Europa e il mondo. C’era una guerra dentro la guerra, o molte guerre che esplodono dentro quella apparente. E mentre si combatte per il territorio, e si fanno esplodere proiettili e bombe, nelle retrovie si combatte una guerra su molti più fronti: per la giustizia e la verità, per il senso d’umanità, per la dignità dell’essere umano in quanto tale.

Idealmente al fronte con i loro uomini, ma nella realtà assorbite da combattimenti quotidiani per strappare allo sfacelo brandelli di vita, le donne tentano di difendere la famiglia e se stesse dall’apocalisse. Ma rimangono testimoni di una lotta profonda, universale, definitiva: quella per il senso delle cose, per la dignità dell’uomo.

Lo spettacolo avrà inizio, a Forte Pozzacchio, alle ore 16.00 e il pubblico potrà assistervi gratuitamente.  

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FORTE POZZACCHIO

Chiamato dagli imperiali Werk Valmorbia, è posto a 882 m. sull’altura dominante a settentrione l’omonimo paese. Il forte era l’unica opera bellica situata tra i forti di Riva e quelli degli altipiani. Forte Pozzacchio era un modernissimo, interamente scavato nella montagna e affiorante in superficie con opere in calcestruzzo armato che, assieme al forte di Matassone, posto sul versante opposto della valle ma mai terminato, avrebbe dovuto sbarrare l’accesso al Tirolo dalla Vallarsa. Il forte, i cui lavori cominciarono nel 1912, è strutturato su tre livelli e presenta ambienti sotterranei adibiti a ricovero della guarnigione, depositi e magazzini e postazioni. E' un unicum dal punto di vista dell’architettura militare ipogea, un esempio straordinario di opera incompiuta di dimensioni imponenti. Alla fine del 2012 si sono conclusi i primi lavori di messa in sicurezza della struttura ipogea e nel corso del 2013 ha avuto inizio il secondo blocco di lavori che hanno riguardato il recupero delle caserme e di alcune postazioni in caverna, la creazione di strutture di servizio e la sistemazione della strada di accesso al forte.

* Abstract da “FORTI DEL TRENTINO”, pubblicazione a cura della Soprintendenza per i Beni culturali e dell'Ufficio Stampa della Provincia di Trento

Accesso

Da Rovereto si imbocca la Vallarsa lungo la statale 46 (strada del Pasubio) sino al bivio per Pozzacchio. Poco prima del paese vi è il bivio per il parcheggio, da dove in pochi minuti a piedi si raggiunge il forte (dal giovedì alla domenica ore 10. 18)

INFO: www.fortepozzacchio.it www.visitrovereto.it

Costi

ingresso gratuito


organizzazione: Provincia autonoma di Trento Servizio Attività culturali, Centro servizi culturali Santa Chiara, Fondazione Museo Storico del Trentino