La sonata a Kreutzer

Fondazione Teatro Garibaldi
La sonata a Kreutzer
musica Ludwig Van Beethoven e testi di Lev Tolstoj
con Giancarlo Zanetti
Chiara Zago al pianoforte
Simone Miceli al violino
regia di Giancarlo Zanetti

1888. Mosca, un salotto. Uno scrittore, un pittore e un attore ascoltano la Sonata a Kreutzer di Beethoven. Alla fine dell’esecuzione decidono di congelare in un «gesto» di creazione collettiva le emozioni che la musica di Beethoven eccita in loro. Lo scrittore (Tolstoj) dovrà scrivere un monologo che l’attore (Andrev Burlak) reciterà davanti al quadro che il pittore (Repin) dipingerà Beethoven è alla base. Ma passa il tempo e il pittore dimentica, l’attore muore ed ecco, solo davanti alla pagina bianca, lo scrittore con le sue ossessioni erotico-musicali. Il progettato «gesto» collettivo diventa un «gesto» solitario di inaudita violenza. 

Questo il retroterra, l’origine segreta della “Sonata a Kreutzer” tolstoiana. Da questo muove lo spettacolo per proporsi come possibile lettura dell’opera. Vecchio triangolo infernale in cui confluiscono da sempre tragedia, commedia e farsa (la vita), la donna (il pianoforte), l’amante il violino e il marito (la voce umana). Tre strumenti che dialogano, si contrappongono, si straziano a vicenda, dipanano il loro suono e le loro architetture sintattiche e sonore.

Uno spettacolo degno dei più prestigiosi teatri internazionali.