Pina Bausch
Una santa sui pattini a rotelle
Si può dire, senza rischio di esagerare, che nella geografia delle arti contemporanee esista un prima e un dopo Pina Bausch: con la sua originale «poesia del mondo», quest’autrice fuori dal tempo e dalle mode (dal ruolo d’iconoclasta finì per approdare, nel nuovo millennio, a quello di consacrata regista-coreografa), ha terremotato il panorama delle arti dal vivo.
Non solo ha affrancato il balletto dalle seduzioni dell’apparenza, restituendo al corpo un’inedita «loquacità esistenziale», nel senso di facoltà d’indagare i paesaggi più profondi e oscuri dell’essere; ma ha identificato, al di là della danza, una zona di comunicazione in grado di toccare nuclei di ricettività presenti in ciascuno di noi e comprensibili in ogni latitudine del globo, a prescindere da consuetudini culturali.
Leonetta Bentivoglio ha realizzato un vademecum essenziale per conoscere al meglio il lavoro e la personalità della Bausch, grazie anche ad una conoscenza personale dell’autrice e coreografa. La Bentivoglio, laureata in Filosofia, lavora come critica, saggista e giornalista. Specialista in danza e teatro, è dal 1992 inviata speciale del quotidiano «la Repubblica» per cui intervista i massimi protagonisti dell’arte e della cultura del nostro tempo e per cui segue le più importanti manifestazioni musicali e teatrali internazionali, tra cui il Festival di Salisburgo e il Festival di Avignone.
organizzazione: Associazione incontri internazionali di Rovereto