Sguardi sulla storia del Tirolo

Incontri e convegni
[ Fernando Orlandi]

La Biblioteca Archivio del CSSEO, in collaborazione con la Fondazione Museo Storico del Trentino organizzano un ciclo di incontri sulla storia del Tirolo, dal Landlibell del 1511 all’odierna autonomia.
 
Gli incontri del ciclo “Sguardi sulla storia del Tirolo” si terranno di mercoledì, alle ore 17,30, a partire dal 3 febbraio, nella “Sala degli affreschi” della Biblioteca comunale di Trento (Via Roma 55).
 
Per i docenti della scuola trentina, questo ciclo di incontri è riconosciuto quale corso di aggiornamento. Gli interessati possono richiedere il modulo di iscrizione inviando una mail a: info@ba-csseo.org.
 
 
Il Tirolo storico comprende le terre che oggi costituiscono:
Il Land austriaco del Tirolo (geograficamente Nordtirol e Osttirol)
L’Alto Adige/Südtirol (storicamente Deutsch-Südtirol)
Il Trentino (storicamente Tirolo meridionale o Südtirol, detto anche Tirolo italiano, Welschtirol).
 
Dopo il periodo napoleonico e la restituzione del Tirolo dalla Baviera all’impero d’Austria nel 1815, venne creata la Provincia del Tirolo tramite l’unione dei territori dell’antica contea del Tirolo e i territori dei principati vescovili di Bressanone e Trento (confederati alla contea tirolese fin dal Tredicesimo secolo, dopo le riforme promosse dal conte Mainardo di Gorizia). Il capoluogo venne fissato a Innsbruck.
 
Dopo il 1815 i confini della Provincia tirolese erano pertanto costituiti da:
A nord il Regno di Baviera
A sud il Regno Lombardo-Veneto
A ovest il Vorarlberg (fino al 1861 unito al Tirolo, poi Land autonomo) e i Grigioni (Svizzera)
A est il Salisburghese e la Carinzia
 
Un momento fondante dell’identità di questa regione è il Landlibell, il diploma, promulgato a Innsbruck dalla Dieta tirolese per la “Difesa e governo del Paese”, il 23 giugno 1511 ed emanato dall’Imperatore Massimiliano I d’Asburgo, Conte del Tirolo. Con questo atto fu posto 500 anni fa il fondamento per una duratura difesa congiunta del territorio della Contea del Tirolo e dei due Principati Vescovili di Trento e di Bressanone, sulla base di alleanze difensive precedenti. Dalla metà del Sedicesimo secolo i ceti tirolesi consideravano il Landlibell come la carta delle libertà territoriali che regolamentavano un’organizzazione militare del territorio che coinvolgeva la popolazione sia urbana che rurale.
 
Nella mitologia che ammanta la visione del Tirolo storico il Landlibell insieme alla figura di Andreas Hofer rappresenta un momento fondante della Heimat tirolese, in cui l’esercizio delle armi è legato alla difesa del proprio territorio. Motivo che sarà prepotentemente ripreso durante la Grande guerra.
 
Nel corso di questo ciclo di incontri sulla storia del Tirolo, particolare attenzione verrà posta nell’analisi delle tensioni che a partire dall’Ottocento attraversano il territorio, ad esempio il sorgere dei fermenti nazionalistici, irredentisti e pangermanisti.
 
Un accento speciale è posto sulle vicende successive al primo conflitto mondiale, illuminando di luce nuova vicende per lunghi anni al centro della riflessione, quali le opzioni e la guerra dei tralicci, per concludere con l’attuale assetto autonomista della regione.
 
Per quanto riguarda l’aspetto culturale, si è deciso di concentrare l’attenzione su uno dei momenti più interessanti, ovvero sull’esperienza della rivista “Der Brenner” nata nel 1910 con diretto riferimento alla “Die Fackel” (la fiaccola), fondata dallo scrittore e giornalista austriaco Karl Kraus. Al circolo attorno a “Der Brenner” (1910-1954) appartennero autori, poeti e scrittori di grande valore come Carl Dallago, Ferdinand Ebner, Rainer Maria Rilke, Georg Trakl e Ludwig Wittgenstein. La vicenda del “Brenner” incarna uno dei momenti importanti della cultura austriaca del Novecento.
 


organizzazione: Biblioteca Archivio del CSSEO, in collaborazione con la Fondazione Museo Storico del Trentino