Guerra e mondo ebraico: rabbini e intellettuali ebrei dinanzi alla Grande Guerra
Inizia oggi al Dipartimento di sociologia e ricerca sociale di Trento il ciclo di incontri sulla mostra "Corpi disarmati"
Dopo l’anteprima del marzo con la conferenza di Giuseppe Armocida e Manuela Bailoni su “Guerra e psichiatria”, entra nel vivo oggi, giovedì 14 aprile, alle 16 presso il Dipartimento di sociologia e ricerca sociale il ciclo di incontri “Corpi disarmati”, che propone degli approfondimenti attorno all’omonima mostra ospitata nelle sale di Palazzo Eccheli-Baisi a Brentonico.
Massimo Giuliani, docente di Pensiero ebraico presso l’Università degli studi di Trento, e Alessandro Paris, docente presso il Liceo classico Giovanni Prati di Trento, parleranno di “Guerra e mondo ebraico: rabbini e intellettuali ebrei dinanzi alla Grande Guerra”. L’incontro sarà moderato da Mara Dissegna, ricercatrice dell’Università degli studi di Trento e curatrice, assieme a Rodolfo Taiani ed Emanuele Togni della mostra “Corpi disarmati”.
Il ruolo delle religioni e dei loro ministri, il costo economico del conflitto, il racconto diaristico dell’esperienza della guerra: sono questi alcuni dei temi al centro degli incontri. Particolare rilievo sarà dato al ruolo della Croce Rossa internazionale nell’organizzazione dell’assistenza sanitaria ai combattenti.
Si proseguirà il 5 maggio presso l’Officina dell’autonomia con Guerra e mondo cristiano cattolico. Intervengono Alberto Guasco, Link Campus University di Roma e Riccardo Saccenti, Fondazione per le scienze religiose “Giovanni XXIII” di Bologna e Università degli studi di Bologna. Modera Gustavo Corni, Università degli studi di Trento.
Il ciclo è organizzato dalla Fondazione Museo storico del Trentino – in collaborazione con Comune di Brentonico, Provincia autonoma di Trento, Biblioteca comunale di Trento, Università degli studi di Trento, Croce Rossa italiana-Comitato provinciale di Trento e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto.
L’esposizione di Palazzo Eccheli-Baisi a Brentonico propone un itinerario pensato per mettere a nudo le storture e gli orrori della guerra, affidandone la narrazione a oggetti, ma soprattutto a immagini. I primi messi a disposizione da numerosi soggetti (fra i quali la Croce Rossa austriaca e quella italiana), ma in particolare da alcuni collezionisti privati di Brentonico, a testimonianza di quanto la memoria della Grande Guerra abbia esercitato e continui a esercitare anche in piccoli lembi di territorio una straordinaria influenza sulla percezione e la rappresentazione del secolo scorso; le altre selezionate perlopiù fra il materiale raccolto presso la Fondazione Museo storico del Trentino grazie alle donazioni e agli approfondimenti di ricerca che si sono susseguiti nel corso degli anni.
14/04/2016