Indanza
Emozioni: la parola chiave di una stagione all'insegna della coralità di espressioni artistiche tra Trento, Rovereto e Bolzano
Con la nuova direzione artistica di Emanuele Masi , è pronta a entrare nel vivo la stagione Indanza 2018 -2019 del Centro servizi culturali Santa Chiara che si svolgerà tra Trento, Rovereto e Bolzano.
Masi parla di un “fermento culturale incomparabile nella nostra provincia, tenendo conto della sua estensioni. Emozioni – osserva - il teatro punta su questo e noi cerchiamo di perseguire questo obiettivo alla luce di alcuni punti chiave: qualità artistica, innanzitutto, quindi coralità delle espressioni artistiche e una prospettiva di riequilibrio territoriale.
Le tre stagioni che proponiamo sono all’insegna di tre linee artistiche precise, diversificate e che si completano a vicenda: a Trento puntiamo sulle grandi firme, sulle grandi compagnie, a Rovereto l’attenzione è posta sui linguaggi contemporanei, a Bolzano sul tecnicamente avanzato e sulle compagnie di grandi dimensioni - prosegue il direttore -.
La linea è dunque quella della pluralità di linguaggi e di stili, dal balletto contemporaneo al flamenco fino ai linguaggi più moderni, presi dalle discipline pop nate nella strada.
Per non disperdere il lavoro del passato, la stagione presso il Teatro Sociale di Trento si apre il 27 ottobre all’insegna della continuità con un nome molto amato, Dada Masilo, coreografa sudafricana che propone Giselle, una rilettura di un classico dell’Ottocento che sta girando in tutto il mondo, e che ha ricevuto diversi premi - osserva ancora -. Anche lo spettacolo successivo ha una direzione femminile, quella di Blanca Li con Elektrik, una regia molto attenta a cercare di introdurre interessanti particolari, quali robot in scena, sportivi che danzano con delle bici. E, in questo caso, otto virtuosi di electro, genere di danza urbana inventato negli anni Duemila nella regione di Parigi.
Martedì 22 gennaio andrà quindi in scena il viaggio tra terra e mare di Mediterranea, mentre giovedì 14 marzo, una chicca della stagione - specifica Masi - la Stephen Petronio Company - tra le compagnie più acclamate del panorama americano e mondiale - proporrà al pubblico la prima europea Hardness10. Ultimo appuntamento sul palco del Teatro Sociale, mercoledì 10 aprile, con la prima nazionale della Carmen flamenca di Marìa Pagés.
A Rovereto, cittadella delle arti e dei linguaggi del contemporaneo, abbiamo pensato di sviluppare da un lato un’ offerta che portasse sempre più in una dimensione internazionale, dall’altro delle forme che spingessero in una dimensione multidisciplinare e di collaborazione con il territorio per creare una sorta di spinta centrifuga che convinca il pubblico a frequentare altri centri", aggiunge Masi entrando nello specifico del cartellone presso l'auditorium Melotti di Rovereto.
Qui la programmazione si aprirà venerdì 23 novembre nel segno dell’interprete e coreografo britannico di fama internazionale Aakash Odedra, impegnato con Rising, spettacolo-culto che propone le coreografie di tre grandi autori quali Akram Khan, Russell Maliphant, Sidi Larbi Cherkaoui.
A seguire, venerdì 18 gennaio, MK - gruppo di punta della scena nazionale - proporrà Robinson, spettacolo coreografato da Michele Di Stefano, già Leone d’Argento alla Biennale di Venezia nel 2014. Venerdì 22 marzo isarà la volta di uno spettacolo ironico, incentrato sul ruolo del corpo femminile nella società: «R.OSA», mentre a chiudere la stagione al Teatro Zandonai, il 3 maggio sarà VN Serenade.
17/09/2018