Libri: amici inseparabili, soprattutto in vacanza

Da Vitali a Severgnini a Nuzzi: fino al 2 settembre gli incontri letterari all'insegna dei bestseller estivi 

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Il telefono, di bachelite, nero, a muro, stava in fondo al corridoio d’ingresso. Aveva un suono imponente, martellava le orecchie.

“Par i campàn del dòm!” diceva spesso la perpetua.

Era quasi mezzanotte, gli sgoccioli di domenica 16 novembre 1958, quando irruppe nella quiete della canonica .

Considerando che prevosto e perpetua dormivano al secondo piano, che per scendere al primo c’era una scala di trenta gradini, dopodiché tutto il corridoio per arrivare alla cornetta, quella notte la perpetua stabilì un notevole primato riuscendo a dire “Pronto!” dopo solo cinque squilli.

Il prevosto, uscito dalla camera con la certezza di essere già battuto sul tempo, non scese nemmeno le scale. Si appoggiò alla ringhiera, in ascolto. (Le mele di Kafka, Garzanti 2016)

Sono tre in provincia gli appuntamenti per incontrare Andrea Vitali e conoscere i tanti divertenti aneddoti di Le mele di Kafka: il 5 nella sala congressi Sass Maor di San Martino di Castrozza (ore 18, Dolomiti Incontri), mentre il 6 l’appuntamento è al Palazzo delle Terme di Comano (ore 17, Trentino d’autore). Piccola pausa e Vitali torna il 21 al Centro congressi di Lavarone, fraz. Gionghi (ore 17, Incontri d’autore).

Un imprevisto soggiorno in Svizzera, il torneo di bocce alle porte e l'incontro fatale con la leggenda: attraverso questi tre momenti, che spesso nella narrazione si intrecciano, Vitali racconta di Abramo Ferrascini, quello del ferramenta di Bellano, giocatore di bocce incallito che ha tutte le carte in regola per vincere le semifinali del Campionato provinciale in programma a Cermenate domenica prossima. "Ma c'è un intoppo. Suo cognato, l'Eraldo, quello che vive a Lucerna, sta male. Quarantotto ore gli hanno dato i medici di là, svizzeri, precisi. E adesso la moglie di Abramo, Rosalba, vuole a tutti i costi raggiungere la sorella, ma soprattutto dare all'Eraldo un ultimo saluto, magari un ultimo bacio. Ma ce la faranno ad andare e a tornare in tempo per le semifinali? Dipende. Se l'Eraldo muore entro martedì, mercoledì al massimo, si può fare. Bon, via allora. Un'occhiata al 1100, olio freni gomme; carta d'identità rinnovata all'ultimo minuto; prima tappa il passo del San Bernardino, poi giù dritti fino a Lucerna: basta seguire i cartelli, anche se sono in tedesco, perché il nome di quella città lì si capisce lo stesso".

Ma sono diverse le proposte letterarie nel fine settimana tra il 5 e il 7 agosto, iniziando dall'incontro del 5 alle 17 presso il Palazzo delle Terme di Comano, in cui Beppe Severgnini  ci porta “in viaggio sui treni della vita” con il suo “Signori si cambia”. Il 13 agosto l'autore sarà poi alla sala congressi Sass Maor di San Martino di Castrozza (ore 18, Dolomiti Incontri), mentre il 15 al Centro congressi di Lavarone, fraz. Gionghi (ore 17, Incontri d’autore).  

"Tutti i grandi viaggi – dai pellegrinaggi cattolici al Grand Tour, dalla prima partenza con gli amici al viaggio di nozze – sono, in fondo, una scoperta di se stessi: il panorama che c’interessa sta dentro di noi - recita la quarta di copertina -. Il treno esenta da responsabilità, consente di restare passivi senza sentirsi pigri. Possiamo lavorare e riposare. Possiamo parlare, quando siamo stanchi di leggere. E sognare, quando siamo stanchi di parlare". L’autore ha un nome per tutto questo: "la terapia dei binari". Un itinerario che ci porta in USA dall’Atlantico al Pacifico (due volte, passando da nord e passando da sud); segue poi le rotaie da Mosca a Lisbona; taglia l’Europa in verticale (da Berlino a Palermo) e l’Australia in orizzontale (da Sydney a Perth).

Il 6 agosto, poi, Gianluigi Nuzzi alle 18, a San Martino di Castrozza,  torna con una nuova, clamorosa inchiesta affidata al suo Via Crucis, un libro che racconta dall’interno la lotta che Francesco e i suoi fedelissimi stanno conducendo per riformare la chiesa. "Tutto a partire da registrazioni e documenti inediti. Non era mai successo che un giornalista potesse ascoltare la registrazione di diversi incontri riservati tra gli alti vertici del Vaticano e il papa. Ecco Francesco, nominato da poco più di tre mesi, mentre sferra un durissimo attacco contro la nomenclatura da anni a capo delle finanze della santa sede, denunciando che “i costi sono fuori controllo. ci sono trappole...”. Bergoglio chiede trasparenza dopo aver preso visione dei bilanci non ufficiali che documentano sia la malagestio degli amministratori, sia operazioni di puro malaffare. Una situazione negativa mai conosciuta nel suo insieme, e qui svelata, che fa capire finalmente perché Benedetto XVI si è dimesso. I fasti dei cardinali e le regge a canone zero, la fabbrica dei santi, le offerte dei fedeli sottratte alla beneficenza, i furti e le truffe commerciali, il buco nero delle pensioni, le veline e i veleni di chi sabota la vigorosa rivoluzione del papa, tra spionaggio, scassinamenti e azioni di delegittimazione. Una vera guerra, qui ricostruita come in un giallo destinato a diventare un caso politico internazionale. in gioco è il futuro della Chiesa e la sua credibilità nel mondo". 

Gli appuntamenti proseguono per tutto il mese: segnaliamo il 20 alle Terme di Comano, "L’uomo al muro.
Fenoglio e la guerra dei 23 giorni della città di Alba di Alessandro Tamburini", mentre il 24 Dolomiti Incontri ospita Salvatore Striano con La tempesta di Sasà:

"Nella vita possiamo perderci, e molto spesso ci perdiamo. Ma non è mai per sempre. Salvatore Striano a quattordici anni aveva la guerra in testa, la cocaina nel sangue e due pistole infilate nei calzoni. Era uno dei leader delle Teste matte, una banda di ragazzini terribili che si sono fatti camorristi per difendersi dalla camorra. Vita di strada, anni di sangue. Poi il carcere, non ancora trentenne. Un destino segnato, il suo. Invece è proprio dal punto più basso e disperato che la vita stravolge. Grazie a un amore che resiste nonostante tutto. Grazie alla scoperta magica dei libri e della letteratura, di Shakespeare che inizia a scorrergli nelle vene come una droga che non uccide ma salva. Proprio lui che a scuola non ci è mai andato. Questo romanzo racconta la sua rinascita, dall'inferno del carcere spagnolo di Valdemoro (Madrid), passando per Rebibbia e diventando, oggi, uno dei più sorprendenti e stimati attori italiani. Una storia che parla di noi, della paura di cadere e, se cadiamo, di non farcela a rialzarci, di tradimento, perdono, vendetta, dell'irresistibile desiderio di libertà, dei sentimenti lieti e tristi che ci accompagnano quando viviamo davvero e del deserto che invece ci governa quando ci lasciamo vivere pensando che sia già tutto deciso, chissà da chi e chissà dove. "La Tempesta di Sasà" è un libro sul potere delle parole e della letteratura, sull'amore per i libri che può cambiare la vita. Sasà ne è la prova vivente".


05/08/2016