Sguardi sulla storia del Tirolo
Csseo e Museo storico del Trentino impegnati in un viaggio che dal Landlibell approda alle tensioni ottocentesche per raggiungere la situazione post Grande Guerra
Il Landlibell - il diploma, promulgato a Innsbruck dalla Dieta tirolese per la “Difesa e governo del Paese” il 23 giugno 1511 ed emanato dall’Imperatore Massimiliano I d’Asburgo, Conte del Tirolo – quale atto da cui iniziare la riflessione attorno al Tirolo storico, area che comprende i territori che oggi costituiscono il Land austriaco del Tirolo (geograficamente Nordtirol e Osttirol), l’Alto Adige/Südtirol (storicamente Deutsch-Südtirol), il Trentino (storicamente Tirolo meridionale o Südtirol, detto anche Tirolo italiano, Welschtirol).
Si basa su questo presupposto Sguardi sulla storia del Tirolo, il ciclo di incontri che la Biblioteca Archivio del CSSEO, in collaborazione con la Fondazione Museo Storico del Trentino, organizza per approfondire la storia del Tirolo, dal Landlibell del 1511 all’odierna autonomia.
Presidio e difesa del territorio. Il Landlibell (1511), questo il tema del primo incontro che si svolgerà oggi (3 febbraio) alle 17.30 nella “Sala degli affreschi” della Biblioteca comunale di Trento.
Ad aprire la rassegna sarà Carlo Andrea Postinger, medievista, che approfondirà il contenuto e le implicazioni di un atto che rappresentò il fondamento per una duratura difesa congiunta del territorio della Contea del Tirolo e dei due Principati Vescovili di Trento e di Bressanone, sulla base di alleanze difensive precedenti. Dalla metà del Sedicesimo secolo i ceti tirolesi consideravano il Landlibell come la carta delle libertà territoriali che regolamentavano un’organizzazione militare del territorio che coinvolgeva la popolazione sia urbana che rurale.
Un ciclo di incontri che, nel prosieguo, dedicherà particolare attenzione all’analisi delle tensioni che a partire dall’Ottocento attraversano il territorio, ad esempio il sorgere dei fermenti nazionalistici, irredentisti e pangermanisti.
Un accento speciale riguarderà poi le vicende successive al primo conflitto mondiale, illuminando di luce nuova vicende per lunghi anni al centro della riflessione, quali le opzioni e la guerra dei tralicci, per concludere con l’attuale assetto autonomista della regione.
Per quanto riguarda l’aspetto più strettamente culturale, si prenderà in esame uno dei momenti più interessanti, ovvero l’esperienza della rivista “Der Brenner” nata nel 1910 con diretto riferimento alla “Die Fackel” (la fiaccola), fondata dallo scrittore e giornalista austriaco Karl Kraus. Al circolo attorno a “Der Brenner” (1910-1954) appartennero autori, poeti e scrittori di grande valore come Carl Dallago, Ferdinand Ebner, Rainer Maria Rilke, Georg Trakl e Ludwig Wittgenstein. La vicenda del “Brenner” incarna uno dei momenti importanti della cultura austriaca del Novecento.
Gli appuntamenti continueranno fino al 25 maggio (stessa ora e luogo) con questo calendario .
17 febbraio Andreas Oberhofer: Andreas Hofer
9 marzo Mauro Nequirito: Identità locale e lotte nazionali
16 marzo Massimo Libardi: “Der Brenner”. Una rivista mitteleuropea
23 marzo Giorgio Mezzalira: Fenomeni migratori in Tirolo, Trentino e Alto Adige nell'età contemporanea
30 marzo Luca Girotto: I tirolesi nella Grande guerra
6 aprile Maurizio Ferrandi: L’invenzione dell’Alto Adige
13 aprile Paolo Cova: Le Opzioni in Sudtirolo e nelle isole linguistiche del Trentino
4 maggio Davide Zaffi: Il Degasperi-Gruber
18 maggio Giorgio Postal: La guerra dei tralicci
25 maggio Mauro Marcantoni: Trento e Bolzano, ovvero l’Autonomia
03/02/2016