Comuni
Tutti i comuni del Trentino
Nave San Rocco
Nave San Rocco (Schöffbrück in tedesco) è un comune italiano di 1.424 abitanti della provincia di Trento, in Trentino-Alto Adige.
Nogaredo
Nogarédo è un comune italiano di 1959 abitanti della provincia di Trento.
Nomi
Nomi è un comune di 1.317 abitanti della provincia di Trento, situato in destra Adige, 19 km a sud di Trento e 7 km a nord di Rovereto.
Novaledo
Novaledo è un comune di 1.034 abitanti della provincia di Trento.
Ospedaletto
Ospedaletto è un comune di 801 abitanti della provincia di Trento, posto in Valsugana.<br/>
È il penultimo comune della provincia viaggiando in direzione sud-est, prima del Veneto.
Ossana
Ossana (Osà nॠin Solandro) è un comune italiano di 841 abitanti della provincia di Trento.
Panchià
Panchià è un comune di 740 abitanti della provincia di Trento, situato nella Valle di Fiemme.
Peio
Peio (Péj in dialetto locale), a volte scritto nella forma equivalente Pejo (equivalente ma non ufficiale) è un comune di quasi 2mila abitanti della provincia autonoma di Trento, sito nell'Val di Peio e noto per le sue sorgenti di Acqua_minerale#Classificazione_delle_acque_minerali e per le sue Terma.
<br>Il capoluogo comunale è Cogolo, ma il comune ha anche un abitato denominato Peio.
A sud-ovest del paese, a quota 1610 m, si trova il Forte Barba di Fiori.
Pellizzano
Pellizzano (Plicià n nel dialetto locale) è un comune di 774 abitanti della provincia di Trento.
Pelugo
Sorge sul conoide di deiezione formato dal Bedù di Pelugo o Bedù II, sulla cui sponda destra si trova l'imbocco della gola terminale della Valle di Borzago che sale ai ghiacciai del Là res e del Carè Alto. Il paese fu ricostruito dopo l'incendio del 4 marzo 1922.
Sul piano a SE del paese si trovavano i casolari di Arena, nominati nel 1364, e distrutti, pare, da una delle cattive alluvioni del Bedù. La leggenda invece dice che furono dati alle fiamme da Carlo Magno. Il paese, infatti, è assai antico e dominato dal castelliere preistorico di S. Zeno. Vi fiorivano l'industria del legname, della seta, l'artigianato del ferro battuto (fucine sul Bedù) e la torchiatura dell'olio di noce. Importante per l'economia di oggi è l'edilizia e la lavorazione del legname.
Municipio: n. civ. 2
Tel. 0465/801132 - Fax 0465/800326
comune@comune.pelugo.tn.it
Sindaco: Stefano Pietro Galli
Festa patronale: Festa dell'Angelo (ultima domenica di luglio)
Sul piano a SE del paese si trovavano i casolari di Arena, nominati nel 1364, e distrutti, pare, da una delle cattive alluvioni del Bedù. La leggenda invece dice che furono dati alle fiamme da Carlo Magno. Il paese, infatti, è assai antico e dominato dal castelliere preistorico di S. Zeno. Vi fiorivano l'industria del legname, della seta, l'artigianato del ferro battuto (fucine sul Bedù) e la torchiatura dell'olio di noce. Importante per l'economia di oggi è l'edilizia e la lavorazione del legname.
Municipio: n. civ. 2
Tel. 0465/801132 - Fax 0465/800326
comune@comune.pelugo.tn.it
Sindaco: Stefano Pietro Galli
Festa patronale: Festa dell'Angelo (ultima domenica di luglio)