Comuni
Tutti i comuni del Trentino
Spormaggiore
Spormaggiore (Sporgrant in nones) è un comune di 1.284 abitanti della provincia di Trento.
Sporminore
Sporminore è posto all'imbocco della Val di Non sulla sponda destra del fiume Noce - alle sue spalle le Dolomiti di Brenta.
Stenico
Centro di importanza storica, situato ai piedi del monte Brugnòl, Sténico si trova racchiuso in una conca formata a nord dal Dos de la Forca, che si apre a sud verso la gola del Sarca (forra del Limarò). E' ricco di palazzi nobiliari, testimonianza della sua storia e grandi case tipicamente giudicariesi, alcune delle quali ornate di finestre, bifore e trifore, loggiati, androni, portali, ballatoi e ponti, mentre nella piazza si trova una monumentale fontana in granito.
Si tratta di un antico villaggio e numerosi ritrovamenti archeologici fanno pensare ad un centro abitato già in epoca preistorica; i reperti (oggetti di bronzo e monete dell'epoca romana) sono state rinvenute in loc. Calféri.
Di particolare interesse la chiesa parrocchiale che ha un'origine molto antica ed il castello medioevale, uno dei manieri più importanti e significativi dell'intero Trentino, che riassume la lunga, movimentata e dignitosa vicenda storica giudicariese. Infatti il castello è stato residenza del Principe Vescovo Bernardo Clesio e, per molto tempo, del capitano vescovile delle Giudicarie e di tutta la sua corte.
Del Comune fanno parte anche le frazioni di Séo (il paese più alto di tutta la valle, con i suoi 832 metri di altitudine), Sclémo (paesino con pregevoli tratti architettonici; vi si trova una lapide a ricordo della Battaglia di Sclemo, fatto d'armi del Risorgimento italiano nel 1848), Premione (villaggio ritenuto di origini molto remote, alla luce dei ritrovamenti testimonianti l'arte preromanica cristiana rinvenuti in loco) e Villa Banale (piccolo centro situato alle propaggini meridionali dell'Altopiano del Banale), sul ciglio che scende nella gola del Sarca.
Municipio: Via Garibaldi, 2
Tel. 0465/771024 - Fax 0465/771100
segreteria@comune.stenico.tn.it
www.comune.stenico.tn.it
Sindaco: Monica Mattevi
Frazioni: Séo, Sclémo, Premione, Villa Banale
Feste patronali: maggio SS. Trinità (Villa), 26/6 S. Vigilio (Stenico), 29/6 SS. Pietro e Paolo (Sclemo), 29/9 S. Michele (Séo), 13/12 S. Lucia (Premione)
Si tratta di un antico villaggio e numerosi ritrovamenti archeologici fanno pensare ad un centro abitato già in epoca preistorica; i reperti (oggetti di bronzo e monete dell'epoca romana) sono state rinvenute in loc. Calféri.
Di particolare interesse la chiesa parrocchiale che ha un'origine molto antica ed il castello medioevale, uno dei manieri più importanti e significativi dell'intero Trentino, che riassume la lunga, movimentata e dignitosa vicenda storica giudicariese. Infatti il castello è stato residenza del Principe Vescovo Bernardo Clesio e, per molto tempo, del capitano vescovile delle Giudicarie e di tutta la sua corte.
Del Comune fanno parte anche le frazioni di Séo (il paese più alto di tutta la valle, con i suoi 832 metri di altitudine), Sclémo (paesino con pregevoli tratti architettonici; vi si trova una lapide a ricordo della Battaglia di Sclemo, fatto d'armi del Risorgimento italiano nel 1848), Premione (villaggio ritenuto di origini molto remote, alla luce dei ritrovamenti testimonianti l'arte preromanica cristiana rinvenuti in loco) e Villa Banale (piccolo centro situato alle propaggini meridionali dell'Altopiano del Banale), sul ciglio che scende nella gola del Sarca.
Municipio: Via Garibaldi, 2
Tel. 0465/771024 - Fax 0465/771100
segreteria@comune.stenico.tn.it
www.comune.stenico.tn.it
Sindaco: Monica Mattevi
Frazioni: Séo, Sclémo, Premione, Villa Banale
Feste patronali: maggio SS. Trinità (Villa), 26/6 S. Vigilio (Stenico), 29/6 SS. Pietro e Paolo (Sclemo), 29/9 S. Michele (Séo), 13/12 S. Lucia (Premione)
Storo
E' il Comune più popoloso delle intere Giudicarie ed è composto, oltre che dal capoluogo, dalle frazioni di Lodrone, Darzo e Riccomassimo.
Il paese di Storo è disteso ai margini della piana alluvionale del fiume Chiese, nei pressi dello sbocco del torrente Pà lvico, che scende dalla Val di Ledro. Gli antichi rioni di Storo, fortemente pittoreschi, composti da case con elementi caratteristici (ballatoi, corti, dipinti sacri murali, ecc.), sono intersecati da stradine selciate, androni, piazze con fontane di granito.
E' un importante centro culturale, commerciale, industriale, artigianale e anche agricolo, in collegamento con la vicina zona lombarda. Da visitare la parrocchiale di S. Floriano, del 1199, con antico organo e tele preziose del Romanino, e la chiesetta di S. Lorenzo, del XV secolo, con affreschi dei Baschenis. Nei dintorni del paese da ammirare le cascate della Fontana Bianca e Fontana Santa.
La frazione di Darzo è dotata di una complessa struttura sportiva: campi da calcio, campi da tennis scoperti e coperti, campi da bocce. Da visitare la chiesetta barocca di S. Michele, con affreschi del Cinquecento, e la chiesa di S. Giovanni Nepomuceno del 1754.
Il paese di Lodrone è posto ove la Val del Chiese raggiunge la sua massima larghezza; qui sono ancora vive le testimonianze della famiglia Lodròn (una tra le famiglie più potenti del Trentino nel Medioevo): la Rocca di Santa Barbara (XI secolo), Palazzo Bavaria (ricostruito nel XVI secolo) e Palazzo Lodròn del Caffaro, del medesimo periodo. Presente anche l'arte sacra nella chiesetta della Madonna dell'Aiuto (XVIII secolo) e nella parrocchiale (1499), nella quale sono visibili affreschi dei Baschenis.
La piccola frazione di Riccomassimo, composta da una cinquantina di abitanti, è posta in posizione elevata (755 m), a circa tre chilometri da Lodrone, sull'estremo margine meridionale delle Giudicarie. Una stradina forestale collega il paese con la borgata bresciana di Bagolino.
Municipio: Piazza Europa n. 3
Tel. 0465/681200 - Fax 0465/686026
protocollo@comune.storo.tn.it
www.comune.storo.tn.it
Sindaco: Vigilio Giovanelli
Frazioni: Darzo, Lodrone, Riccomassimo
Feste patronali: 25/3 SS. Annunziata (Lodrone), S. Floriano (Storo), 16/5 S. Giovanni Nepomuceno (Darzo), 10/8 S. Lorenzo (Storo)
Il paese di Storo è disteso ai margini della piana alluvionale del fiume Chiese, nei pressi dello sbocco del torrente Pà lvico, che scende dalla Val di Ledro. Gli antichi rioni di Storo, fortemente pittoreschi, composti da case con elementi caratteristici (ballatoi, corti, dipinti sacri murali, ecc.), sono intersecati da stradine selciate, androni, piazze con fontane di granito.
E' un importante centro culturale, commerciale, industriale, artigianale e anche agricolo, in collegamento con la vicina zona lombarda. Da visitare la parrocchiale di S. Floriano, del 1199, con antico organo e tele preziose del Romanino, e la chiesetta di S. Lorenzo, del XV secolo, con affreschi dei Baschenis. Nei dintorni del paese da ammirare le cascate della Fontana Bianca e Fontana Santa.
La frazione di Darzo è dotata di una complessa struttura sportiva: campi da calcio, campi da tennis scoperti e coperti, campi da bocce. Da visitare la chiesetta barocca di S. Michele, con affreschi del Cinquecento, e la chiesa di S. Giovanni Nepomuceno del 1754.
Il paese di Lodrone è posto ove la Val del Chiese raggiunge la sua massima larghezza; qui sono ancora vive le testimonianze della famiglia Lodròn (una tra le famiglie più potenti del Trentino nel Medioevo): la Rocca di Santa Barbara (XI secolo), Palazzo Bavaria (ricostruito nel XVI secolo) e Palazzo Lodròn del Caffaro, del medesimo periodo. Presente anche l'arte sacra nella chiesetta della Madonna dell'Aiuto (XVIII secolo) e nella parrocchiale (1499), nella quale sono visibili affreschi dei Baschenis.
La piccola frazione di Riccomassimo, composta da una cinquantina di abitanti, è posta in posizione elevata (755 m), a circa tre chilometri da Lodrone, sull'estremo margine meridionale delle Giudicarie. Una stradina forestale collega il paese con la borgata bresciana di Bagolino.
Municipio: Piazza Europa n. 3
Tel. 0465/681200 - Fax 0465/686026
protocollo@comune.storo.tn.it
www.comune.storo.tn.it
Sindaco: Vigilio Giovanelli
Frazioni: Darzo, Lodrone, Riccomassimo
Feste patronali: 25/3 SS. Annunziata (Lodrone), S. Floriano (Storo), 16/5 S. Giovanni Nepomuceno (Darzo), 10/8 S. Lorenzo (Storo)
Strembo
Il paese si trova sul conoide alluvionale che scende dal Monte Mezùl, nel punto in cui il torrente Ruina si getta nel Sarca. Le sue origini sono molto remote: si presume, da date rinvenute su alcune abitazioni, esistesse già prima del 1300. La tradizione narra che, prima del paese di Strembo, ci fosse un piccolo abitato in località "Afcei", risalente a circa il 1150, fra i paesi di Strembo e Mortaso.
Strembo fu sempre un paese libero e indipendente. Questo è anche dimostrato dal fatto che i castellani Bertelli di Caderzone non riuscirono mai ad imporre ad esso alcun gravame. Strembo fu anche risparmiato dalla peste del 1630, grazie allo sbarramento sorvegliato giorno e notte che fu praticato per impedire la diffusione di tale epidemia a nord e a sud del paese.
In paese quasi tutti possedevano delle capre che dalla primavera all'autunno venivano radunate giornalmente ai "Tampleli", dove il "cavrèr", con il suo corno in spalla e l'immancabile bastone, conduceva al pascolo.
Soprattutto in autunno e in inverno molti capi famiglia diventavano "moléti" e giravano con la "mola" ad arrotare coltelli e forbici. I più intraprendenti si recavano anche all'estero, dove i guadagni erano più consistenti. Inoltre molti abitanti si sono recati a Trieste come salumai e vi si sono poi stabiliti. Ancora oggi molte salumerie di Trieste sono di proprietà di oriundi di Strembo.
Ripide stradine intersecate da androni e ampie case antiche giudicariesi caratterizzano questo paese, le cui occupazioni principali sono l'industria del legname, l'allevamento e le confezioni di carni insaccate. Nella chiesa parrocchiale, di origine medievale, dedicata a S. Tommaso, si trova l'interessante pala dell'altar maggiore opera di Giovanni Andreis. Inoltre Strembo è la sede del Parco Naturale Adamello-Brenta.
Municipio: Via Garibaldi, 7
Tel. 0465/804503 - 0465/670459
comune.strembo@comuni.infotn.it
www.strembo.net
Sindaco: Guido Botteri
Festa patronale: 3/7 S. Tommaso apostolo
Strembo fu sempre un paese libero e indipendente. Questo è anche dimostrato dal fatto che i castellani Bertelli di Caderzone non riuscirono mai ad imporre ad esso alcun gravame. Strembo fu anche risparmiato dalla peste del 1630, grazie allo sbarramento sorvegliato giorno e notte che fu praticato per impedire la diffusione di tale epidemia a nord e a sud del paese.
In paese quasi tutti possedevano delle capre che dalla primavera all'autunno venivano radunate giornalmente ai "Tampleli", dove il "cavrèr", con il suo corno in spalla e l'immancabile bastone, conduceva al pascolo.
Soprattutto in autunno e in inverno molti capi famiglia diventavano "moléti" e giravano con la "mola" ad arrotare coltelli e forbici. I più intraprendenti si recavano anche all'estero, dove i guadagni erano più consistenti. Inoltre molti abitanti si sono recati a Trieste come salumai e vi si sono poi stabiliti. Ancora oggi molte salumerie di Trieste sono di proprietà di oriundi di Strembo.
Ripide stradine intersecate da androni e ampie case antiche giudicariesi caratterizzano questo paese, le cui occupazioni principali sono l'industria del legname, l'allevamento e le confezioni di carni insaccate. Nella chiesa parrocchiale, di origine medievale, dedicata a S. Tommaso, si trova l'interessante pala dell'altar maggiore opera di Giovanni Andreis. Inoltre Strembo è la sede del Parco Naturale Adamello-Brenta.
Municipio: Via Garibaldi, 7
Tel. 0465/804503 - 0465/670459
comune.strembo@comuni.infotn.it
www.strembo.net
Sindaco: Guido Botteri
Festa patronale: 3/7 S. Tommaso apostolo
Telve
Telve (Telf in Lingua tedesca) è un comune di 1.998 abitanti della provincia di Trento, distante dal Trento circa 38 km in Valsugana.
Tenna
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Tenno
Il Comune di Tenno è una località turistica situata a 428 metri s.l.m. che propone ambienti ed insediamenti umani, case e centri abitati che hanno mantenuto le caratteristiche originarie.
Nel lago di Tenno si pratica la pesca; il lago, di origine glaciale e senza emissari, alimenta la Cascata del Varone per infiltrazione; il suo livello dell'acqua subisce notevoli oscillazioni (anche più di 10mt); caratteristiche sono la sua colorazione (tinte smeraldine dell'acqua) e l'alberata isoletta.
Molte sono le escursioni e gli itinerari suggestivi in montagna e nella natura che possono prendere avvio da questa località .
Tra i prodotti gastronomici merita un accenno la "carne salada" e, nella zona di Pranzo, rinomate sono le castagne.
Il Tennese, ampia zona orientata a mezzogiorno, comprende il bacino del rio Magnone e del rio Secco, domina il Garda offrendo una vista panoramica incantevole, gode di un clima privilegiato e costituisce un tramite tra l'area gardesana e l'entroterra.
Nella zona si trovano molti insediamenti e testimonianze storico-culturali.
Vengono chiamate "Ville" le quattro frazioni sulle pendici del monte Misone: Sant'Antonio, Pastoedo, Calvola e Canale: le case sono raggruppate a nuclei chiusi, con viuzze interne, androni, scale esterne e grandi ballatoi in legno; i borghi mantengono e testimoniano caratteristiche medioevali.
Nei pressi di Pranzo, situata dirimpetto a Tenno sul versante destro del Magnòne, sul Monte San Martino sono state trovate importanti testimonianze preistoriche e romane.
Nel lago di Tenno si pratica la pesca; il lago, di origine glaciale e senza emissari, alimenta la Cascata del Varone per infiltrazione; il suo livello dell'acqua subisce notevoli oscillazioni (anche più di 10mt); caratteristiche sono la sua colorazione (tinte smeraldine dell'acqua) e l'alberata isoletta.
Molte sono le escursioni e gli itinerari suggestivi in montagna e nella natura che possono prendere avvio da questa località .
Tra i prodotti gastronomici merita un accenno la "carne salada" e, nella zona di Pranzo, rinomate sono le castagne.
Il Tennese, ampia zona orientata a mezzogiorno, comprende il bacino del rio Magnone e del rio Secco, domina il Garda offrendo una vista panoramica incantevole, gode di un clima privilegiato e costituisce un tramite tra l'area gardesana e l'entroterra.
Nella zona si trovano molti insediamenti e testimonianze storico-culturali.
Vengono chiamate "Ville" le quattro frazioni sulle pendici del monte Misone: Sant'Antonio, Pastoedo, Calvola e Canale: le case sono raggruppate a nuclei chiusi, con viuzze interne, androni, scale esterne e grandi ballatoi in legno; i borghi mantengono e testimoniano caratteristiche medioevali.
Nei pressi di Pranzo, situata dirimpetto a Tenno sul versante destro del Magnòne, sul Monte San Martino sono state trovate importanti testimonianze preistoriche e romane.
Terragnolo
Terragnolo è un comune italiano di 763 abitanti della provincia di Trento nella Val Terragnolo, ai piedi del monte Pasubio. Si tratta di un comune sparso con sede in frazione Piazza.
Terzolas
Terzolas (Tergiolà s nel dialetto ladino solandro) è un comune di 599 abitanti della provincia di Trento.
Tesero
Tesero (Teser im Fleimstal in Lingua tedesca) è un comune di 2.785 abitanti della provincia di Trento.
La frazione Stava fu colpita, il 19 luglio 1985, dalla catastrofe della Val di Stava: l'argine di un bacino di decantazione di una miniera crollò e un'enorme colata di fango calò sull'abitato, provocando la morte di 268 persone.